la chiusura

Mercatino di Natale di Bolzano: 315mila i braccialetti distribuiti

“Tutto sommato possiamo essere soddisfatti”, questo in estrema sintesi il mood generale comune alla maggior parte degli espositori del mercatino di Natale di Bolzano che ha chiuso il 5 gennaio 



BOLZANO. “Tutto sommato possiamo essere soddisfatti”, questo in estrema sintesi il mood generale comune alla maggior parte degli espositori del mercatino di Natale di Bolzano che, a porte chiuse ieri 5 gennaio alle 19, hanno iniziato le operazioni di disallestimento dei prodotti all’interno delle casette, una sessantina in tutto in piazza Walther e una quarantina nel Parco Berloffa, che per sei settimane hanno dato vita a tutto il centro storico.

I dati oggettivi dell’edizione del trentesimo mercatino parlano chiaro: meno bus, ritenuti luogo di contagio, ma più macchine per un viaggio fra famiglie e amici che hanno visitato le bancarelle, ma anche il resto della città.

Non c’è stato praticamente calo nella frequenza e nelle entrate dei garage del centro con frequenza ed accessi leggermente inferiori al 2019. Il mercatino di piazza Walther si è riempito tutti i giorni fra le 10.30, nei giorni di maggiore afflusso, e le 11.00 nelle giornate tranquille per restare sulle 900-1.000 presenze per tutto il resto della giornata con un regolare afflusso di entrate ed uscite fino all’orario di chiusura.

“I braccialetti distribuiti sono stati 315.000”, commenta il Presidente dell’Azienda di Soggiorno Roland Buratti, “ringrazio gli espositori per aver creduto con noi alla realizzazione di un mercatino diverso, ma molto curato nei dettagli, sia decorativi, sia nelle manifestazioni di animazione, proposte in minore quantità, ma con grande qualità e autenticità. I concerti sono molto apprezzati dai nostri ospiti perché spesso li recepiscono come il quid in più che conferisce stile e atmosfera all’evento, sia in piazza, sia nelle chiese.

Abbiamo registrato un calo nei pernottamenti del mese di dicembre, sostanzialmente dovuto all’inevitabile dichiarazione di zona gialla, dichiarazione che ha prodotto una serie di disdette con inevitabili ripercussioni sul settore alberghiero, ma anche sulla ristorazione. Tuttavia, possiamo ritenere che il sistema abbia retto bene anche a questa difficile prova, premiando comunque l’ospite di qualità, che c’è stato”.

Vinta la scommessa della chiusura e della contingentazione degli ingressi che è stata gestita scrupolosamente e secondo le ordinanze dell’Amministrazione Provinciale così come le direttive dell’Amministrazione Comunale e del Sindaco. I controlli e le verifiche hanno incontrato presso tutti gli ospiti del mercatino molto rispetto e grande disciplina. 













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