Metrobus, una raffica di espropri

In viale Druso saranno eliminate decine di parcheggi a residenti privati ed esercizi commerciali


di Alan Conti


BOLZANO. È un bel foglio con tutte le stazioni e i lotti colorati secondo l’avanzamento dei lavori quello che la Provincia ha illustrato ieri nella presentazione dello stato dei lavori del progetto Metrobus. L’elegante mappa del tracciato, però, trova un inaspettato confine grafico al Bivio con Merano. Il capoluogo è lasciato fuori dal foglio con una generica indicazione di “fase di progettazione”.

Al di là delle stazioncine dal moderno nome di “bus gate”, però, il tratto bolzanino sarebbe esattamente quello da discutere perchè gli interrogativi sono ancora grossi come il cantiere che si va progettando. A fronte dell’instradamento dei primi metrobus a maggio e del primo cantiere avviato in viale Druso, tra via Mendola e via Sorrento, a preoccupare cittadini e amministrazioni sono ancora due nodi: finanziamento dei lavori ed espropri. Entrambi temi che legano i due lacci di Provincia e Comune in un balletto ancora da definire nei dettagli.

Quel che si sa è che il prossimo lotto a partire sarà quello di viale Druso tra piazza Adriano e ponte Druso, mentre quello che preoccupa di più è il pezzo tra via Palermo e via Sorrento. «Dovremo procedere cauti - ammette l’assessore comunale competente Judith Kofler Peintner - perchè in quel punto si procederà a diversi espropri. Si tratta sopratutto di parcheggi per i quali ancora non esiste un’alternativa. Coinvolgerà residenti della zona ed esercizi commerciali. Necessario trovare soluzioni condivise con la popolazione». Altra cosa sicura è che il conto degli espropri, solo a Bolzano, finirà sulla scrivania di Palazzo Widmann. «Bolzano si occuperà di diversi lavori infrastrutturali di completamento - precisa l’assessore provinciale ai lavori pubblici Christian Tommasini - quindi abbiamo convenuto che queste spese, solo nel capoluogo, saranno a carico della Provincia».

Oltre i punti fermi, però, ne rimangono diversi ancora nebulosi: la partecipazione del finanziamento provinciale ai lavori per esempio. «Sarà consistente» tranquillizza Tommasini. Sfondare il muro delle rassicurazioni con numeri certi, però, è affare impossibile. «Non esiste ancora un quantum preciso perchè non c’è stato tempo nell’ultimo incontro tra Comune e Provincia per definirlo con esattezza. Si tratta di una cifra che va quantificata con calma. Non ci sono, in ogni caso, particolari dubbi sulla partecipazione». La collega Kofler Peintner, però, attende con una certa impazienza. «Abbiamo calcolato che i costi dei lavori saranno attorno ai 6 milioni di euro. Vedremo quale sarà la forchetta di aiuto proposta dalla Provincia prima di tirare delle conclusioni».

Partiranno a febbraio 2015, invece, i lavori per la nuova rotonda all’incrocio di Ponte Adige che permetterà al metrobus di godere di una corsia riservata più ampia e scorrevole con priorità semaforica. Un intervento che dovrebbe essere concluso entro il 2015 con un costo complessivo di 1,6 milioni di euro. Di particolare impatto, fuori dal territorio cittadino, sarà l’intervento nella zona Pillhof dove si è scelta una soluzione simile a quella adottata a Monticolo con un sottopasso per il traffico privato e una rotonda al piano superiore per i mezzi pubblici e lo smistamento verso le frazioni. I costi, in questo caso, si impennano a 7,7 milioni di euro e rappresentano la voce di spesa più consistente del progetto.

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