Migranti, la Bassa Atesina aderisce allo «Sprar»

Il presidente Lanziner: «È un modo per coinvolgere anche i Comuni più piccoli» Terlano fa da apripista ma sono interessati anche Caldaro, Termeno e Cortaccia


di Massimiliano Bona


EGNA. Il Comprensorio Oltradige-Bassa Atesina ha deciso, in linea di massima, di aderire allo «Sprar», il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati che consente di fare anche progetti «ad hoc» su misura per i piccoli Comuni. «Terlano - sottolinea il presidente del Comprensorio Edmund Lanziner - ha già aderito formalmente, ma si sono dichiarati interessati anche Caldaro, Termeno e Cortaccia. Stiamo parlando di 3,5 migranti ogni mille abitanti. Il vantaggio di questo progetto è soprattutto quello di avere la garanzia, da parte dello Stato, che chi aderisce non dovrà fare i conti con i Cas, i Centri di accoglienza straordinaria, più grandi e impattanti per i paesi più piccoli».

Dell’argomento si discuterà, a Egna, nella seduta del Comprensorio del 27 aprile prossimo. Il clima, in linea di massima, è positivo. «Non serve l’adesione di tutti i 18 Comuni del Comprensorio e si parte da un minimo di 15 richiedenti asilo in totale. Ovviamente non faranno parte dell’iniziativa Laives, Ora e Appiano, che devono farsi carico di gruppi più numerosi».

Restano, dunque, in lizza quindici Comuni, che in totale potranno ospitare verosimilmente una cinquantina di migranti, che saranno impiegati in varie iniziative. «Di sicuro a tagliare l’erba lungo la rete di ciclabili della zona che sono particolarmente lunghe e trafficate. La regia del progetto sarà in mano al Comprensorio, i Comuni metteranno a disposizione gli appartamenti e poi ci attrezzeremo anche per i corsi di lingua. Anche questo è un modo per fare la nostra parte e sgravare al contempo Bolzano».

Il Progetto Sprar si occupa di accoglienza, integrazione e tutela della persona. I servizi di accoglienza comprendono l'inserimento in strutture di piccole dimensioni, l'erogazione di buoni spesa per il vitto, l'orientamento ai servizi del territorio, il supporto di un mediatore linguistico e la facilitazione nell’accesso ai servizi socio-sanitari ed educativi (corsi di italiano e tedesco per gli adulti, inserimento scolastico per minori).

I servizi di integrazione, invece, riguardano l'orientamento al lavoro, l'inserimento in corsi di formazione, la riqualificazione professionale e un supporto nella ricerca di lavoro e casa.

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