Mini-tangenziale, il Comune vuole accelerare

Bolzano. La mini-tangenziale accelera. È quello che ha chiesto con insistenza in queste ore il Comune alla Provincia. Traduzione politica: Caramaschi spinge perché Kompatscher stili con lui un...



Bolzano. La mini-tangenziale accelera. È quello che ha chiesto con insistenza in queste ore il Comune alla Provincia. Traduzione politica: Caramaschi spinge perché Kompatscher stili con lui un calendario preciso delle opere. Vuole fare in fretta. Stante due elementi oggettivi: il primo è il ritardo per la concessione autostradale (che è il presupposto per la A22 in galleria), il secondo è il "no" di Palazzo Widmann ai 350 milioni che servono per la Ss12 in tunnel. Spiega Sandro Repetto al termine della riunione di ieri dei dem: "Nella sintesi che abbiamo compiuto intorno ai nostri tavoli di lavoro si è puntato su sociale e urbanistica. In particolare diciamo questo: inutile parlare di Pums (piano urbano della mobilità) se non si affronta in parallelo la questione della aree insediabili prevista nella legge provinciale". E per quanto riguarda il sociale, si è deciso di dare una “scrollata politica” a palazzo Widmann perché su abitare sicuro, case di riposo e finanziamenti «tenga conto della evidente specificità del capoluogo». Dunque, niente affondi su Ss12 sì o no, o in alternativa A22 in tunnel o meno: serve comunque, e questo è emerso con forza, che il sindaco, ora candidato del Pd «si coordini anche coi partiti della coalizione, dunque anche con noi - spiega Repetto - e lo si faccia, tutti, non solo Caramaschi, come metodo. Senza fughe in avanti o, anche da parte nostra, spinte polemiche». A questo proposito si è notata, anche ieri, l’assenza di Carlo Bassetti. In particolare dal tavolo caldo sulla viabilità: «C’è stata troppa fretta - ha insistito comunque ieri l’architetto - nel mitizzare l'Agenda Bolzano e i soldi che dovrebbero arrivare dalla concessione autostradale. Dunque decidendo anni fa di togliere definitivamente di mezzo e subito la variante alla Statale. È stata una scelta infelice, visto che la concessione, quasi un lustro dopo, non è ancora arrivata. Nel mentre, e su questo vorrei che si riflettesse, Bolzano ha regalato alla Provincia almeno 80 milioni che lei subito a redistribuito nelle valli...». Ma è una posizione, sembra, personale. Tuttavia il Pd, come coordinamento provinciale, chiederà un tavolo tra alleati per coordinare i programmi. E anche le uscite pubbliche, evidentemente. E lo farà già domani nella riunione di maggioranza col sindaco. Il quale, nel mentre, ha chiesto a Ivan Moroder, per il municipio, e a Valentino Pagani, per la Provincia, di stilare un’agenda precisa per i cantieri di Via Einstein-via Grandi-tunnel sotto ponte Roma e viale Trento con annessa la galleria di Monte Tondo. In pratica, il percorso della mini-tangenziale, la quale serve ad aggirare gli ostacoli temporali (la concessione) e finanziari (i 350 milioni che non ci sono) per le grandi opere di aggiramento del capoluogo.

E il calendario sarà questo: 1) via Einstein ai nastri di partenza con avvio cantiere a breve; 2) tunnel ponte Roma, progetto esecutivo a fine anno dunque entro il 2020; 3) Monte Tondo: stesura del progetto preliminare entro l’estate. Su quest’ultimo punto grava comunque una ulteriore incertezza: sembra che i costi di realizzazione (che, ricordiamo, sono a carico della Provincia) siano lievitati dagli 80/90 preventivati ad almeno 120/130. Ecco spiegato, anche, quello che ha ribadito l’assessore Daniel Alfreider ai sindaci della Bassa e pure a Christian Bianchi: i 350 milioni per la Ss12 in galleria non ci sono. P.CA.















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