TERLANO. Ha minacciato un coetaneo con un coltello «butterfly» (la lama è lunga più di 10 centimetri ndr) e si è fatto consegnare - subito dopo la sfilata di carnevale a Terlano - una banconota da 10 euro. Poi, non pago, ha preso di mira altri due ragazzini di 14 e 13 anni, che però sono stati più scaltri e sono riusciti a fuggire. Il protagonista è un sedicenne altoatesino di «buona famiglia», ora agli arresti domiciliari con la pesante accusa di rapina aggravata. Non è difficile ipotizzare cosa sarebbe potuto accadere se solo quel coltello gli fosse sfuggito di mano. Increduli i genitori, che non sanno davvero spiegarsi i motivi di questa bravata, che il sedicenne potrebbe pagare anche con un breve periodo in un carcere minorile.

Ma facciamo un passo indietro. A dare l’allarme sono stati due ragazzi del posto, entrambi minorenni, che martedì pomeriggio hanno chiesto aiuto ad una pattuglia dei carabinieri spiegando che poco prima un altro giovane aveva tentato di rapinarli, dopo averli minacciati con un coltello. I due ragazzi - spiegano i carabinieri - hanno aggiunto che il loro aggressore era riuscito a farsi consegnare poco prima da un altro giovane una banconota da 10 euro dopo averlo minacciato con le stesse modalità. I carabinieri della stazione di Terlano, guidati dal luogotenente Ferdinando Nasta, si sono messi alla ricerca dell’autore delle rapine (due tentate ed una portata a termine) commesse in rapida successione, nell’arco di poche decine di minuti. Dopo aver percorso in lungo e in largo tutto il paese nei pressi della stazione ferroviaria è stato finalmente individuato un ragazzo, il cui viso assomigliava all’identikit fornito dagli adolescenti presi di mira. Il ragazzo, un sedicenne sconosciuto alle forze dell’ordine, è stato sottoposto ad una perquisizione personale, che ha consentito di recuperare un coltello a serramanico (tipo «butterfly»), e – nascosta nelle mutande – la somma di denaro sottratta poco prima. Il rapinatore è stato arrestato, portato in caserma per le formalità di rito e poi riportato a casa, dove è tuttora agli arresti domiciliari. Toccherà adesso alla Procura dei Minori occuparsi del caso.

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