Mobilità, avanti tutta col trasporto ferroviario

Nuove stazioni a Sciaves e Varna, in città lo snodo intermodale pronto nel 2019 La variante della Val di Riga farà risparmiare 15 minuti sui tempi di percorrenza


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Nuove stazioni dei treni in valle, tra cui quella di Bressanone completamente rinnovate e accessibile solo a traffico limitato, una ferrovia capace di collegare la Val Pusteria mediante una nuova bretella attraverso la val di Riga. Questo in sintesi quanto presentato nella serata di lunedì presso le sale del Forum di via Roma dove sono stati esposti i progetti più importanti in tema di mobilità in Val d’Isarco. Di questo ne sono convinti il presidente Arno Kompatscher e l’assessore Florian Mussner, i presidenti delle Comunità comprensoriali Val d’Isarco e Alta Val d’Isarco, Walter Baumgartner e Karl Polig, il sindaco di Bressanone Peter Brunner, il direttore della Ripartizione provinciale mobilità Günther Burger, il direttore della Sta Joachim Dejaco e il presidente della Sta Martin Ausserdofer che, in occasione della serata hanno preso parola di fronte a circa 200 persone.

Il trasporto ferroviario fa registrare un bilancio già positivo. "Negli ultimi 5 anni - ha spiegato Florian Mussner - il numero delle obliterazioni nelle stazioni altoatesine è raddoppiato, e per quanto riguarda la zona della Val d’Isarco la crescita è stata del 24%». «Ma vogliamo che cresca ancora - ha aggiunto Mussner - e per questo abbiamo messo in campo una serie di progetti per rendere i collegamenti più rapidi e attrattivi anche sulle lunghe distanze». Burger ha illustrato i progetti riguardanti la Val d’Isarco: in futuro, da Bressanone, ci saranno collegamenti tramite treni regionali ogni 30 minuti sia verso Bolzano, che verso Vipiteno e Brunico, e nelle ore di punta il cadenzamento con il capoluogo arriverà addirittura ad un treno ogni 15 minuti. Secondo Joachim Dejaco, inoltre, «la variante della Val di Riga avrà un grande impatto sulla mobilità di tutta la zona: non solo per la bassa Val Pusteria, ma anche per l’area di Bressanone. Se a ciò aggiungiamo il futuro centro di mobilità, la stazione di Bressanone diventerà uno snodo intermodale di importanza fondamentale per tutto l’asse del Brennero». La bretella ferroviaria di 3,5 chilometri che collegherà Sciaves e la linea del Brennero attraverso la variante della Val di Riga, connetterà la tratta direttamente con quella della Val Pusteria evitando il cambio di treno a Fortezza. Questo consentirà di potenziare strategicamente l’utilizzo del treno in tutta la zona risparmiando 15 minuti nel tempo di percorrenza. Secondo uno studio, infatti, l’incremento previsto nel numero dei passeggeri sarà di circa 750 mila persone. Per quanto riguarda il progetto, che dovrebbe essere completato entro il 2024, il primo tratto scorrerà parallelamente all’autostrada, per poi entrare in un tunnel lungo 850 metri che condurrà sino al ponte della strada della Val Pusteria. Da qui la variante proseguirà lungo il percorso della strada statale sino all’incrocio per Naz-Sciaves, dove è prevista una nuova stazione, mentre l’ultimo tratto sarà interrato sotto la statale sino all’allacciamento con l’attuale linea ferroviaria che collega Fortezza e San Candido. Il progetto prevede un investimento di 125 milioni di euro, parte dei quali saranno sostenuti da Rfi. In aggiunta a ciò, il Cipe ha già previsto uno stanziamento per la variante della Val di Riga di 49 milioni di euro. Altro progetto di importanza fondamentale per tutto il sistema del trasporto pubblico locale sarà inoltre il nuovo centro di mobilità di Bressanone, che trasformerà l’attuale stazione dei treni in un vero e proprio snodo intermodale capace di garantire i collegamenti con treni, bus e mezzi privati: dalle auto alle bici. La pianificazione è in fase di partenza, ed i lavori dovrebbero essere conclusi entro il 2019, consegnando alla città vescovile un grande piazzale, libero dal traffico automobilistico, in grado di rappresentare anche un biglietto da visita per i turisti che raggiungono Bressanone con i mezzi pubblici.













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