Modello 730, oltre 200mila dichiarazioni

La Cgil: atteso un nuovo record grazie al bonus Renzi. Tra i nodi irrisolti la detrazione per gli alloggi Ipes e la questione Imi


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Proprio nell’anno della «rivoluzione del 730», con la possibilità concessa ai contribuenti di compilarlo per la prima volta anche da soli online, in Alto Adige sarà toccato il nuovo record di dichiarazioni e questo per effetto del cosiddetto «Bonus Renzi». «Dovremmo passare - spiega Marco Pirolo, responsabile del Caaf Cgil - dalle 188.523 dichiarazioni delle scorso anno alle oltre 200 mila di quest’anno. Noi consigliamo infatti a coloro che non hanno chiesto il bonus da 80 euro (e in questa categoria sono compresi ad esempio i contratti a termine e le badanti) di presentare la dichiarazione per incassare complessivamente 640 euro (80 euro per 8 mensilità, da maggio in poi)».

Problemi irrisolti. «Allo stato attuale delle cose ci sono ancora due nodi da sciogliere: il primo riguarda l’assoggettabilità all’Irpef degli immobili che hanno pagato l’Imi (e per risolvere la spinosa questione stanno lavorando a Roma sia la deputa Luisa Gnecchi che il senatore Karl Zeller ndr) e il secondo la detrazione spettante agli inquilini degli immobili Ipes (circa 13 mila persone)».

Ad oggi la percentuale di persone che si è rivolta alla Cgil è costante rispetto allo scorso anno. «Siamo arrivati a circa 5 mila modelli elaborati».

Sul primo dei due problemi (caos Imi) dovrebbe pronunciarsi a breve il Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze. «Va scongiurato il rischio che i contribuenti altoatesini vengano trattati in modo diverso da quelli del resto d’Italia».

Dichiarazione congiunta. In Alto Adige lo scorso anno sono state 17.743 le dichiarazioni congiunte (marito e moglie), che quest’anno non potranno essere fatte con il «precompilato» (anche per una questione di privacy). «La dichiarazione 730 congiunta può essere presentata - conferma Pirolo - solo al sostituto che presta assistenza fiscale, al Caf o al professionista abilitato».

Rimborsi e pagamenti. Il rimborso o il pagamento delle imposte che risulta dal prospetto si otterrà direttamente dal datore di lavoro o dall'ente pensionistico a partire dal mese di luglio (per i pensionati a partire dal mese di agosto o settembre). Per chi non ha un sostituto d’imposta, qualora vi sia un credito, il rimborso sarà effettuato direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

Pagamento delle imposte. Le opzioni in questo caso sono tre: si può trasmettere in via telematica il modello F24 all'Agenzia delle Entrate tramite Caf o consulente; si può ricorrere all’apposito programma dell’Agenzia delle Entrate; si può versare con il modello F24 che sarà consegnato dall’intermediario.

Vantaggi tramite «Caf» o professionista abilitato. I vantaggi, rispetto a chi sceglie di fare da solo con il precompilato, sono sostanzialmente due: innanzitutto i controlli su tutti i documenti che attestano le spese indicate nella dichiarazione saranno effettuati nei confronti del Caf o del professionista (che ne risponderà direttamente in caso di errore); in secondo luogo non sarà effettuato il controllo preventivo sui rimborsi d’imposta superiori a 4 mila euro, previsto in presenza di detrazioni per familiari a carico e/o eccedenze derivanti dalla dichiarazione precedente.«Ciò significa - spiega Pirolo - che eventuali richieste di pagamento che derivano dal controllo dei documenti saranno inviate direttamente al Caf o al professionista».

In sostanza pagano il Caf o il consulente abilitato, a meno che sia provato il dolo del contribuente. In concreto: se il marito scarica tutti gli interessi del mutuo sulla prima casa e la moglie fa altrettanto si profila una condotta dolosa. Ma si tratta, peraltro, di casi residuali.

Chi presenta la dichiarazione tramite Caf o professionista abilitato deve presentare: la delega per l’accesso al modello 730 precompilato, la scheda per la scelta dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef, nella quale devono essere indicati codice fiscale e dati anagrafici. «Bisogna sempre esibire i documenti, verificare la conformità dei dati contenuti nella dichiarazione ma eventuali contestazioni arrivano direttamente al Caf o al professionista, che rispondono della sanzione, degli interessi e dell’imposta».

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