Musica in lutto per Fabio il pioniere dell’hip hop

È scomparso ieri pomeriggio dopo una lunga malattia il rapper “Duedipicche” Era conosciuto in città anche per il negozio di tendenza Base Shop di via Streiter


di Alan Conti


BOLZANO. Inanellava parole nella musica come si avvicinava alla gente: con facilità e sorridendo. Con la capacità di dire qualcosa e la voglia di ascoltare: entrambi doni rari nei rapporti umani ai giorni nostri.

Ieri un uggioso pomeriggio primaverile si è portato via Fabio Danielli, 40 anni bolzanino autentico pioniere della scena rap e hip-hop della città. Una malattia ha privato la città della sua arte e dell’entusiasmo che ci metteva nel trasmetterla. A parole e nella musica. Per tutti era “2 di picche” o “2dp” o ancora “Duedipicche”: perchè come si scrive è relativo, basta il nome.

Cresciuto nella casa di famiglia in via Udine ha cominciato da ragazzino a innamorarsi dell’onda lunga del rap in arrivo dagli Stati Uniti. Risalgono al 1988 le sue prime esperienze con il genere: anno in cui non esisteva la moda che si registra oggi. Era di nicchia veramente. Ha visto una passione crescere e lo ha sempre sottolineato. «Sono stato fortunato a vederla guadagnare spazio progressivamente senza mai snaturarsi. All’inizio reperire il materiale era molto difficile e costoso. Oggi arriviamo a riempire locali con 200 o 300 persone. Credo sia un a cultura bellissima che comprende la pittura con le bombolette, il ballo, il canto e la musica con i dj». Un amore mai sfociato nel fanatismo. «È vero che nasce tutto negli Stati Uniti che hanno il loro fascino, ma io credo che ogni genere musicale si possa adeguare al contesto. In Italia non abbiamo i ghetti, men che meno a Bolzano, quindi non ha molto senso fingersi per forza gangster».

Colonna del collettivo Nido Sound nel calcio amava moltissimo la sua Fiorentina mentre nella musica ha lasciato album notissimi sulla scena altoatesina e non solo. Da “37 Nonostante Tutto” a “Sparring Partner” con l’amico Tachi fino ad arrivare a “Time Lapse” l’anno scorso.

Fabio, inoltre, era molto conosciuto in città per la sua attività professionale che lo vedeva gestire il negozio di abbigliamento “Base Shop” in via Streiter. Dopo le prime esperienze nella ditta di sanitari del padre, infatti, Danielli aprì il negozio “Movement” in galleria Stella. Poi lo spostamento e l’ampliamento.

I funerali sono stati fissati per giovedì alle ore 10 nella chiesa di Don Bosco.

Fabio cantava la vita di tutti i giorni, con le sue salite, ma anche le discese. Un gusto del testo assoluto. In uno dei suoi ultimi brani “Stay Hungry Stay Foolish”raccontava l’anima delle persone che soffrono negli ospedali e del dramma che ti può colpire portandoti a riconsiderare tutto a ogni età. Un inno in rima all’importanza di vivere con intensità. Un ultimo regalo per tutti.

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