Napolitano parte con un «arrivederci»

Il presidente della Repubblica ha lasciato la Val Fiscalina ed è decollato da Bolzano. Molte passeggiate e una gita a Lienz


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Sono terminate le vacanze del presidente Giorgio Napolitano in Alto Adige. Alle ore 10 di ieri mattina il Capo dello Stato è partito dalla Val Fiscalina, dove ha trascorso sedici giorni di relax assoluto con la moglie Clio. Alle 11.47 Napolitano è arrivato all’aeroporto di Bolzano a bordo di una Fiat Croma grigia metalizzata. Il Falcon di Stato lo stava attendendo ed è decollato nel giro di pochi minuti. A salutare Napolitano all’aeroporto c’era Francesca De Carlini, vicario del Commissario del governo Elisabetta Margiacchi. L’assenza di altre autorità è una scelta voluta, come all’arrivo del presidente il 25 luglio, proprio per il carattere privato del viaggio di Giorgio Napolitano e consorte. Entrando a Bolzano la Croma si era recata subito in aeroporto, senza fare tappa all’ospedale San Maurizio per un saluto al presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi. Le condizioni di Ciampi sono nettamente migliorate rispetto al giorno dell’arrivo di Napolitano, che prima di recarsi in Val Fiscalina volle passare dall’ospedale per visitare l’amico. Al secondo anno di ferie estive si è creato un feeling con l’Alto Adige e quello di ieri può essere un arrivederci. «Salutandoci il presidente Napolitano ci ha fatto capire che potrebbe tornare l’anno prossimo», racconta Erwin Lanzinger, il titolare dell’hotel Bad Moos, nella frazione Moso di Sesto Pusteria, che ha ospitato Napolitano.

Alle 10 di ieri mattina a salutare Napolitano prima del viaggio c’era l’amico Emanuele Macaluso, che soggiorna da molti anni nel medesimo albergo e due anni fa lo convinse a concedersi un periodo di vacanza tra le montagne, oltre all’amato mare. Prima di salire sulla Croma, Napolitano ha salutato i turisti che lo attendevano davanti all’hotel per una fotografia. Macaluso, che si tratterrà ancora a Sesto, riferisce le impressioni del presidente: «L’ospitalità è stata assai gradita. È molto legato ormai alla popolazione di questa regione, con la quale ha stabilito un rapporto abbastanza solido». Oltre al paesaggio, uno dei motivi per cui Napolitano ha apprezzato la sua permanenza tra le Dolomiti è la discrezione con cui i villeggianti rispettano il suo desiderio di trascorrere due settimane di tranquillità, lontano dai doveri istituzionali, quasi come un turista qualsiasi, nonostante la scorta sempre presente. Le vacanze di quest’anno sono state caratterizzate dal brutto tempo. Nonostante le frequenti piogge, Napolitano e la moglie Clio sono riusciti a ritagliarsi con regolarità il tempo per una passeggiata. La coppia ama raggiungere un caffè pasticceria a Moso, dove si può dire che siano diventati clienti abituali, oppure inoltrarsi nel bosco ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo.

E come l’anno scorso, tempo permettendo, Napolitano si è concesso un paio di gite. Si è recato a visitare Lienz, in Austria, ed è salito in cabinovia sulla Croda Rossa. Ieri mattina indossato il panama chiaro, divenuto simbolo delle sue vacanze altoatesine, un abito blu e camicia azzurra senza cravatta, Napolitano è ripartito per Roma.

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