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Nascono i gruppi di auto aiuto per le famiglie dei malati

BOLZANO. Il centro per l'assistenza separati divorziati, Asdi, ha avviato un nuovo progetto: un gruppo di auto-mutuo-aiuto per sostenere le famiglie dei malati di cancro. L'idea di andare a creare...



BOLZANO. Il centro per l'assistenza separati divorziati, Asdi, ha avviato un nuovo progetto: un gruppo di auto-mutuo-aiuto per sostenere le famiglie dei malati di cancro. L'idea di andare a creare questo genere di gruppo è stata di Elio Cirimbelli, che si occupa di sostegno familiare fin dal 1981: «Purtroppo - ha spiegato - io stesso mi trovo a dover affrontare questa malattia nella mia famiglia e capisco che spesso ci si senta soli, abbandonati. Per questo ho pensato di mettere la nostra esperienza al servizio della comunità, per favorire il dialogo e, soprattutto, dare sostegno a chi ne ha bisogno. Quando si ammala un membro della famiglia, infatti, è tutto il nucleo a risentirne». «Uno dei primi passi - spiega Cirimbelli - sarà quello di recarsi presso il reparto di oncologia dell'ospedale, dove il primario, il dottor Greiff, metterà a disposizione tutta la sua esperienza professionale".

Questi i dati della malattia in Alto Adige: su 3254 casi nel 2012, gli uomini colpiti sono stati 1856 contro le 1398 donne; per i primi, è il tumore alla prostata quello più comune (429 casi), mentre per le seconde è il cancro al seno (350) ad essere maggiormente diffuso.

I gruppi verranno organizzati ogni due settimane, il mercoledì sera dalle 18:30 alle 20:00 presso la sede del centro. «Il progetto - conclude Cirimbelli - è rivolto prevalentemente agli uomini, perché solitamente sono meno capaci a sostenere il peso che l'arrivo di una malattia come questa si porta dietro. Siamo però aperti anche alle presenze femminili: formeremo i gruppi in base alle iscrizioni». Il lavoro fatto dall'Asdi è tutto su base volontaria e il servizio offerto è assolutamente gratuito. (fs)













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