Negoziante risarcito da Telecom

Su Pagine Bianche il commerciante di via Sassari risultava fallito


Mario Bertoldi


BOLZANO. Ha trovato il nome della propria azienda sull'elenco telefonico con l'indicazione «in fallimento» nonostante non avesse alcun tipo di problema commerciale. E' la disavventura accaduta ad Adriano Manzelli, apprezzato commerciante bolzanino in attività dal 1958, vera anima della società a nome collettivo «Tecnovideo snc» (azienda famigliare) che è anche il marchio del negozio di via Sassari 43/45 specializzato in vendita e riparazione di elettrodomestici, televisori, materiale elettrico e condizionamento. E' stato un incredibile errore compiuto da Telecom Italia spa nella stampa delle «Pagine Bianche» del 2008 a provocare il caso finito al vaglio della seconda sezione civile del tribunale di Bolzano. Gli avvocati Stefano D'Apolito e Michelangelo Ortore hanno ora ottenuto la condanna di Telecom che all'epoca non ritenne di dover intervenire (in fase di stampa dell'elenco telefonico) neppure dopo essere stata avvisata dell'errore dalla stessa «Tecnovideo snc» che si era vista recapitare una fattura con l'identica erronea indicazione «in fallimento». In corso di causa è emerso che l'errore della Telecom sarebbe stato provocato da un indebito abbinamento di codici fiscali con una ditta «Tecnovideo srl» di Milano effettivamente in fase fallimentare. Un errore che, secondo il tribunale, avrebbe comunque potuto essere evitato (la forma societaria delle due ditte è anche diversa) se la Telecom avesse agito con la «dovuta diligenza». In realtà, pur ammettendo di essersi accorta dell'errore il 29 luglio 2008 quando gli elenchi telefonici erano ancora in fase di stampa, la Telecom non fece nulla per cercare di correre ai ripari. Forse proprio per i costi che un «errata corrige» in corsa avrebbe comportato. In sentenza, il tribunale civile di Bolzano, sottolinea che gli effetti dell'errore provocarono sicuramente un danno di immagine notevole per l'azienda di via Sassari «percepita dall'utente come insolvente» anche per la capillare diffusione dell'elenco telefonico in tutta la provincia di Bolzano. Nel corso della causa civile, però, la Tecnovideo non è riuscita a dimostrare un effettivo calo di fatturato nell'anno in questione. «Questa storia ci fece molto male e ci provocò molta preoccupazione - racconta oggi Adriano Manzelli - ma dopo 50 anni di attività senza mai problemi riuscimmo ad uscirne senza conseguenze pesanti anche se alcuni clienti preferirono rivolgersi altrove». Questa constatazione e la considerazione che l'elenco telefonico cartaceo già da anni (a seguito di nuovi strumenti informatici) «ha perso significativamente di rilevanza al fine del reperimento di numeri telefonici» ha indotto il tribunale a riconoscere alla Tecnovideo il diritto ad un risarcimento limitato. La Telecom è stata così condannata a risarcire 6 mila euro oltre al pagamento di 4 mila euro di spese di giudizio.

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