Nel campo del polo terreni non inquinati Via libera al parco

L’assessore Strohmer: «A breve ci sarà un concorso d’idee» L’area dello «Stadtpark» fruibile per tutta la cittadinanza


di Giuseppe Rossi


MERANO. Il percorso verso la realizzazione nel cuore dell'ippodromo di Maia di un parco cittadino accessibile a residenti e turisti attraverso un percorso tra le siepi potrebbe essere meno tortuoso e complicato del previsto. Dopo anni di cattive notizie in arrivo dall'area ex gas lungo la via Toti, sede per lustri di Azienda municipalizzata, e nell'ultimo decennio interessata da infiniti lavori di bonifica dei terreni inquinati prima di dare il via libera alla costruzione di insediamenti abitativi, per la prima volta i tecnici sorridono.

L'area del polo, il grande rettangolo a superficie sabbiosa presente al centro dell'ippodromo di Maia dispone di un sottosuolo fortunatamente non inquinato. Liquami e sostanze nocive prodotte nell'area ex gas sono sono riuscite ad arrivare fino a lì. Questo l'esito della caratterizzazione del terreno, studio affidato dal Comune ad esperti del settore prima di poter ipotizzare un uso pubblico di quel campo. Se i risultati fossero stati di senso opposto, ovvero di inquinamento del sottosuolo, il Comune avrebbe potuto dire addio all'idea di restituire alla città quel grande rettangolo di ippodromo. Ad annunciare l'esito dell'indagini nel sottosuolo e dei carotaggi eseguiti è stata l'assessora all'ambiente Gabriela Strohmer. "Con soddisfazione apprendiamo - ha detto Strohmer - che l'esito delle indagini è per noi positivo. I terreni sotto il campo di polo dentro l'ippodromo non sono contaminati. Esiste un solo punto dove sono presenti dei piccoli residui, che però sono ininfluenti".

Uno degli oggetti di scambio tra Merano Galoppo, la società di gestione dell'ippodromo, e Comune, contenuti nella convenzione stipulata alla fine dello scorso anno in cambio dei fondi necessari per la ristrutturazione delle tribune, vani commerciali al piano seminterrato compresi, potrà finalmente essere messo all'incasso da parte del municipio. Ora si tratta di vedere, sgomberato il campo dai rischi inquinamento del terreno, di vedere in che modo arrivare alla costruzione di un parco pubblico. «La proposta che porterò io in giunta - spiega Gabriela Strohmer - è quella di indire un concorso di idee per realizzare uno Stadtpark, un cosidetto parco cittadino, una tipologia di quei parchi fruibili con assiduità dalla cittadinanza e non solo ammirabili per il loro verde». Va ricordato che sull'area del polo, l'ufficio tecnico del Comune aveva anche affidato uno studio per verificare se era realizzabile un piccolo lago, studio del quale non si è avuto più riscontro. Un punto delicato resta l'accesso al campo da polo, che per forza dovrà avvenire attraverso siepi e piste dell'ippodromo. A suo tempo si era ipotizzato un tunnel interrato del tipo quello esistente tra la curva Marlengo e l'area di fronte alle tribune, riaperto al pubblico negli ultimi vent'anni una sola volta in occasione di un'edizione di Meranflora allestita a Maia. Troppi i costi e i disturbi all'attività ippica per rendere praticabile questa soluzione. L'ipotesi più concreta è quella di realizzare un corridoio mobile con palizzate e transenne che consenta, dalla tarda mattinata fino al pomeriggio inoltrato dei giorni feriali e dove non sono previste corse, l'accesso al pubblico partendo dal parcheggio dell'ippodromo o un alternativa dal sentiero Marlengo.













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