Nel voto per corrispondenza vince il «sì»

Cortaccia la roccaforte dei no (93,2%), favorevoli solamente Corvara e Selva Gardena



BOLZANO. La prima sorpresa nell’analisi dei dati viene dal voto per corrispondenza che ha fatto registrare una chiara prevalenza dei «sì»: il 54,4% (4.072 persone) dei residenti all’estero avrebbe voluto più collegamenti per Bolzano anche per riuscire a tornare a casa più spesso. Oltre ai nostri emigrati si sono espressi per il «sì» solamente due Comuni in tutta la provincia: Corvara con il 58,8 per cento e Selva Gardena con il 52,6%. Si tratta di due Comuni ad alta vocazione turistica, ma ad Ortisei - ad esempio - hanno prevalso nettamente i contrari (68,7%). Le valli ladine, prese nel loro insieme, si sono dette sorprendentemente contro il piano di sviluppo (42,9% di sì).

Sorprende, non poco, l’esito del voto a Bolzano, dove sono andate a votare 31.137 persone, di cui 10.755 (34,7%) si sono pronunciate per il sì e 20.253 (65,3%) per il no. Sull’esito del voto ha inciso - al di là delle convinzioni personali - una campagna che ha fatto leva (anche) sulla paura, con fotomontaggi inverosimili che circolavano da settimane in rete. Tra i peggiori ricordiamo un Boeing che passa ad un metro dal tetto di una casa, dei bambini in giardino che si tappano naso e orecchie al passaggio di un Airbus o ancora lo Sciliar con colori che ricordavano l’Apocalisse e il cielo squarciato dal passaggio di un Boeing. A Laives, dove il comitato del no, ha lavorato alacremente i favorevoli sono stati il 17,1%: probabilmente sono i voti del Pd, unico partito che in ambito locale si è pronunciato a favore. Negli altri paesi del Comprensorio Oltradige-Bassa Atesina è stato un plebiscito per il no: Aldino (80,7%), Andriano (75,4%), Anterivo (77,3%), Appiano (82,1%), Bronzolo (81,9%), Caldaro (81,9%), Cortaccia (93,2%), Cortina (85,5%), Egna (87%), Magré (86,2%), Montagna (90%), Ora (87,4%), Salorno (85,8%), Termeno (92,8%), Trodena (83,5%) e Vadena (90,7%). A Kompatscher non è andata bene nemmeno a casa sua, sull’altipiano dello Sciliar. A Fié ha votato a favore del piano di rilancio solo il 36,9% dei residenti e a Castelrotto il 39,3%. Stupisce, un po’, la netta contrarietà in Alta val d’Isarco (80,8%), con il picco a Vipiteno (81,7%). Sebbene lo scalo disti parecchi chilometri c’è chi ha fatto pesare la battaglia sul depotenziamento degli ospedali di periferia.

(max.bo.)













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