BOLZANO. Superata l’emergenza Covid l’Asl è alle prese con i trasferimenti nella nuova ala dell’ospedale. Il reparto di Neurochirurgia lascia il San Maurizio per il terzo piano, tratto A, della nuova clinica.

Un trasloco atteso che cambia - in parte - la vita dei pazienti. Irene Pechlaner - direttice del Comprensorio sanitario di Bolzano - dice che Neurochirurgia - servizio aziendale assolutamente prioritario - trova spazio in locali all’altezza: «Abbiamo camere di degenza a due letti con bagno e doccia a garanzia di massimo comfort per i ricoverati. E locali a pressione negativa fondamentali per la sicurezza soprattutto, ma non solo, in tempo di Covid. Si tratta - spiega - di una tecnica di isolamento che le strutture sanitarie moderne utilizzano per controllare un ambiente in cui possono essere presenti contaminanti».

I nuovi locali permettono al personale sanitario di ottimizzare l’assistenza medica e infermieristica in un ambiente all’avanguardia.

Il primario Andreas Schwarz annuncia il trasferimento dei primi 20 letti, che a regime diventeranno 23/24. «Siamo vicini al Pronto soccorso e vicini alla Rianimazione ed abbiamo l’ambulatorio divisionale al piano di sotto. La sala operatoria è ancora nel vecchio ospedale, è vero, ma entro la fine dell’anno qui aprirà la nostra nuova sala ibrida digitale con Tac intraoperatoria». Si tratta di nuova struttura di avanguardia assoluta che riunisce in un unico luogo sterile, sofisticate apparecchiature di diagnostica radiologica e tutta la tecnologia presente in una sala operatoria.

Una concentrazione di tecnologia che permette di effettuare interventi molto complessi e di “vedere” al di sotto della pelle con eccezionale dettaglio senza spostare il paziente.

«Insomma una nuova vita per tutti noi. Un equipe di uomini e donne - siamo 14 medici e altri 18 infermieri - alle prese con circa 1.100 interventi chirurgici l’anno. Metà spinali e l’altra metà cranici. Operiamo circa 180 tumori l’anno ed una quarantina di aneurismi cerebrali». Reparto che è punto di riferimento per molti pazienti che arrivano dal Trentino e da fuori regione.

«Sì è vero - dice Schwarz - c’è un’affluenza non indifferente».

E intanto il trasloco dei reparti nella nuova ala continua. Il Pronto soccorso e l’Astanteria, hanno preso possesso dei nuovi ambienti a giugno 2021. Quindi il complesso “piano dei trasferimenti” è andato avanti con lo spostamento di una buona parte degli ambulatori chirurgici degli ex poliambulatori al piano terra della struttura nei diversi tratti che si diramano dal “magistrale” denominati A, B e C. Tratto A: ambulatori di Chirurgia generale, Senologia e Neurochirurgia; Tratto B: Otorinolaringoiatria, Audiometria, Logopedia, Foniatria e Urologia; Tratto C: ambulatori di Oculistica. Nei locali degli ex poliambulatori dell’edificio principale, rimangono gli ambulatori di Ginecologia, Ostetricia, Pediatria e i diversi reparti internistici.

Al primo piano della nuova clinica, tratto B, si è già trasferito in parte il Servizio di Radiologia e il Centro ecografico.

Entro quest’anno, il Comprensorio sanitario di Bolzano prevede di completare il complesso trasferimento di tutti i reparti chirurgici.

«Il prossimo trasloco in calendario è Ortopedia», dice Pechlaner mentre la ristrutturazione del San Maurizio - inaugurato a dicembre 1973 - è prevista per il 2023. Chirurgia generale - diretta dal primario Antonio Frena - è stato il primo reparto chirurgico a prendere possesso dei nuovi locali a fine 2021. Da novembre si trova al quarto piano, tratto A della nuova clinica e, come la Neurochirurgia, direttamente sopra i suoi ambulatori. L’attività chirurgica bloccata dal Covid è ripresa al 100%? «Ancora no - conclude Pechlaner - stiamo programmando il recupero».