Nuova asta a ottobre per il camposanto dei frati Cappuccini
Il terreno in via Goethe verrà riproposto a 129 mila euro In gioco 807 metri quadrati con cubatura trasferibile
MERANO. Torna nuovamente all’asta il terreno che ospita il vecchio cimitero dei padri Cappuccini con annessa piccola cappella, una fascia di terreno di 807 metri quadrati che si trova lungo la via Goethe, tra l'omonima chiesa e il palazzo che ospita il supermercato Despar. Il 23 aprile scorso la prima asta era andata deserta. Il prezzo di 160 mila euro era stato considerato eccessivo dagli eventuali interessati.
Ora il curatore fallimentare Friedrich Ziernhoeld ci riprova con un prezzo ribassato a 129 mila euro. La nuova asta è stata fissata per il 15 ottobre prossimo. Il valore del terreno non è dato tanto dalla sua collocazione, una striscia che viste le distanze da rispettare impedisce la costruzione di un nuovo edificio, ma dalla cubatura che porta con sé, pari a 3,5 metri cubi per metro quadrato, per di più trasferibile su altra superficie.
La particolarità della vendita sta però tutta nella presenza del camposanto. A dire il vero non si sa se la chiesetta sia ancora consacrata e se le tombe siano ancora tutte al loro posto. Di sicuro c'è che quel luogo è stato usato per decine e decine di anni come camposanto.
Ma come mai un cimitero finisce all'asta? La storia è abbastanza lunga e complessa ed è legata all'idea dell'imprenditore Bernhard Alber, titolare della Investbau srl, impresa fallita e titolare del terreno che ora va all'asta, di costruire tra il confine sud dell'orto dei Cappuccini e il vecchio parcheggio della Banca Popolare un nuovo complesso residenziale e commerciale (l'odierno Plaza, per intenderci) con annesso parcheggio interrato collegato alla via Goethe attraverso un tunnel sotto l'orto dei frati.
La disponibilità di appartamenti da costruire, si sa, non è mai abbastanza e allora per riuscire ad avere la massima cubatura disponibile la Investbau srl trova un accordo con i frati Cappuccini, gli stessi che hanno consentito la costruzione del tunnel sotto l'orto. I frati vendono all'imprenditore Bernhard Alber il terreno che ospita il cimitero e la cappella, quest'ultimo utilizza la cubatura per aumentare il numero degli alloggi da costruire e si impegna poi a restituire il terreno ai frati, a quel punto senza cubatura, con una nuova compravendita.
Qualcosa però va storto. Tra i due trasferimenti di proprietà interviene il fallimento della Investbau. Il camposanto e la cappella restano pertanto di proprietà dell'impresa e non tornano ai frati, nonostante fosse già pronto un preliminare recuperato dal curatore fallimentare, ma a quel punto non più valido.
Le indagini che ne sono conseguite hanno stabilito che la cubatura del terreno oggetto della compravendita non è stata mai utilizzata dalla Investbau e quindi ancora oggi fa parte degli 807 metri quadrati e del camposanto. (rog)