Nuova circonvallazione, slitta ancora l’apertura

Il sindaco lo ha ammesso incontrando i politici della lista “Alto Adige nel cuore” Ritarda la fornitura dei ventilatori e quindi non se ne parla prima di settembre


di Giuseppe Rossi


MERANO. Slitta ancora, e questa volta di un paio di mesi almeno, l’apertura ufficiale dello svincolo alla stazione, della circonvallazione nord ovest. Un ritardo nella consegna dei grandi ventilatori che dovranno garantire lo smaltimento dei gas di scarico di autovetture e camion dal tunnel, impone alla Provincia e ai responsabili del progetto di posticipare ancora una volta l’apertura al traffico dell’uscita. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Merano, Günther Januth, nel corso dell’incontro con i responsabili provinciali del movimento politico “Alto Adige nel cuore”, capeggiato dal consigliere provinciale Alessandro Urzì, che hanno consegnato al sindaco le richieste dei cittadini in tema di viabilità, raccolte in un recente “sondaggio di strada”.

Il sistema di ventilazione è stato ordinato con dimensioni e tecnologie “su misura” e non presenti nelle apparecchiature di serie da una ditta inglese ancora all’inizio dell’anno, dopo il via libera alla gara d’appalto da parte della Provincia. I tempi di consegna dei maxi ventilatori, indispensabili in caso di principio d’incendio in tunnel ma anche necessari per l’areazione della galleria, non sono quelli previsti originariamente e pertanto l’inaugurazione dell’uscita su via IV Novembre, al termine del primo lotto della circonvallazione, non si concretizzerà, come detto finora, in luglio ma potrà avvenire non prima di inizio settembre.

Questo ennesimo rinvio è quasi una boccata d’ossigeno per il Comune che giusto nei giorni scorsi ha incaricato l’ingegner Bruno Montali di realizzare la necessaria rotatoria davanti alla sede di Azienda energetica.

Originariamente l’apertura al traffico dell’unico svincolo meranese della circonvallazione per la val Passiria era previsto per novembre 2012, poi rinviato a marzo 2013 e poi spostato nuovamente in luglio.

«Una doccia fredda - sostiene Alessandro Urzì - per chi già pregustava la possibilità di saggiare un tratto della ridisegnata viabilità meranese. Un motivo in più per dare ragione ai cittadini di Merano che nei giorni scorsi hanno partecipato al referendum istantaneo promosso da Alto Adige nel cuore».

I risultati di quel referendum sono stati consegnati al sindaco Januth. Il 65,75% dei partecipanti ha dichiarato di essere insoddisfatto dell’organizzazione del traffico cittadino, fonte di code, disagi, inquinamento. «Le richieste dei cittadini - ha spiegato la delegazione - vanno dalla forte sollecitazione a una migliore programmazione dei lavori (sia per il tunnel, sia per il teleriscaldamento, sia per ogni altro intervento), all'estensione delle aree pedonali, la creazione di una vera ed efficiente rete di piste ciclabili, la limitazione all'accesso in città per i turisti, ma anche alla trasformazione di corso Libertà in un percorso precluso a tutti i mezzi pubblici e privati».

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