Nuova vita per Cloe e Kira abbandonate a Monticolo

Le due cagnoline erano state trovate semiassiderate dentro ad un cartone Sono state adottate e vivono a Bolzano e Ronzone. Trecento richieste di adozione


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Abbandonate nel bosco di Monticolo alla fine di novembre, erano state trovate semiassiderate dentro ad un cartone da alcuni ragazzini. Un giovane che passava di lì, richiamato dai flebili guaiti delle due cucciole, si era fermato, aveva preso la scatola e l’aveva portata all’associazione Ada che le aveva scaldate e nutrite con del latte in polvere. Quindi, nell’operazione salvataggio, era stata coinvolta la Lav. Una gara di solidarietà che si era conclusa nello studio del veterinario Vincenzo Mulé.

In quei giorni, nell’ambulatorio di via Vanga, erano arrivate 300 telefonate di altrettante persone che chiedevano di adottare le due cagnoline.

Nel frattempo, la Procura che aveva avviato un’indagine per abbandono, ha dissequestrato gli animali e l’affido temporaneo alle famiglie, che le hanno adottate, è diventato definitivo.

Le cagnoline oggi si chiamano rispettivamente Cloe e Kira. La prima vive a Bolzano, sua sorella a Ronzone.

«Ero nello studio del veterinario Mulè - ricorda Petra Torresin - quando gli hanno portato quei due scriccioli. Capisco che uno non abbia né la voglia né il tempo di tenere dei cani, ma perché abbandonarli nel bosco in pieno inverno quando ci sono le strutture che sono in grado di accoglierli?La loro storia mi ha commossa».

Cloe ha trovato coccole e affetto nella nuova casa dove vivono tre dei cinque figli di Petra Torresin e due cani, Cindy e Flocki. «L’ho preso - racconta la nuova proprietaria - in particolare per mia figlia Nadia che ha 11anni: tra loro due è stato amore a prima vista».

Ieri mattina la cagnolina era di nuovo nello studio di Mulè, per fare una lastra a un gomito. Tenerla ferma non è facile, ma alla fine Cloe si è arresa.

«Nei giorni scorsi - spiega il veterinario -l’abbiamo sottoposta ad un piccolo intervento, ma si sta riprendendo alla grande. Per il momento però niente guinzaglio».

Petra la infila sotto la maglia e Cloe lì si sente al sicuro. «Purtroppo - racconta la proprietaria - l’avevo in braccio, voleva scendere ed è caduta male. Adesso sono sempre terrorizzata, se qualcuno la vuole prendere in braccio».

Kira abita a Ronzone, a due passi dal passo della Mendola: l’ha adottata Federica Mumelter, pure lei bolzanina.

«A novembre - racconta - abbiamo perso il nostro lupo che aveva vissuto con noi per 14 anni. È stata una perdita dolorosa, anche perché a un certo punto abbiamo dovuto decidere se addormentarlo. Un dramma per tutti e in particolare per mia figlia Carlotta».

Per questo quando Mulé ha proposto a Federica Mumelter di colmare il vuoto, adottando una cucciola abbandonata, lei ci ha pensato un attimo e poi ha deciso: «O lo facciamo adesso o mai più». Detto e fatto, la cagnolina dal pelo fulvo è partita per passo Mendola.

«Rispetto al cane che avevano prima, questa è un peluche affettuosissimo». Anche lei nella nuova casa ha trovato quel calore che le era stato negato subito dopo la nascita quando assieme a Cloe era stata regalata ad una famiglia dell’Oltradige. A quanto pare in casa non tutti avevano condiviso quella scelta, tanto da decidere di abbandonare nel bosco di Monticolo la scatola con dentro le nuove arrivate.

«Ho sempre pensato - spiega Federica - che un cane non si compra. L’amico a quattro zampe si adotta».

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