Nuove regole per le domande di disoccupazione

Bolzano. Sono 4 mila le domande di sussidio di disoccupazione attese in Provincia di Bolzano per l’emergenza Coronavirus. La chiusura anticipata della stagione turistica annunciata ieri ha come...



Bolzano. Sono 4 mila le domande di sussidio di disoccupazione attese in Provincia di Bolzano per l’emergenza Coronavirus.

La chiusura anticipata della stagione turistica annunciata ieri ha come conseguenza che molti dipendenti delle strutture ricettive stiano chiedendo contemporaneamente il sussidio. L’assessore provinciale all’economia Philipp Achammer ha incontrato ieri i patronati per trovare soluzioni e coordinare le procedure.

L’assessore ha spiegato di aver contattato il Ministero del Lavoro per ottenere una proroga dei termini a livello nazionale ed ha, infine, anche firmato una disposizione con cui viene limitato il servizio di sportello degli uffici di collocamento in conformità con le norme di sicurezza.

Assieme al direttore della ripartizione Lavoro Stefan Luther, Achammer si è confrontato con i responsabili dei patronati per trovare una soluzione che permetta di presentare le richieste di sussidio e le conferme dello stato di disoccupazione in modo da non mettere a rischio la salute degli impiegati e degli stessi richiedenti.

«Le attuali normative prevedono che le richieste vadano avanzate entro 8 giorni", ha ricordato l’assessore Achammer. Le domande sono di solito distribuite su diverse settimane alla fine della stagione. Ora tutte le richieste arrivano nello stesso momento, e si stima che siano circa 4.000. «Lo stato di disoccupazione può essere ottenuto direttamente in via telematica utilizzando l'identità digitale o telefonicamente tramite il call center dell’Inps - ha spiegato ancora l’assessore - ma la maggior parte delle persone sceglie di rivolgersi ai patronati». Questo comporta grandi affollamenti negli uffici, situazione da evitare assolutamente. «Dato che questa è una cosa che dobbiamo evitare, i patronati ridurranno al minimo il servizio di sportello e organizzeranno il lavoro attraverso appuntamenti telefonici», ha sintetizzato Achammer. Lo stesso vale per i centri di mediazione lavoro, che hanno il compito di confermare lo stato di disoccupazione. «Chiediamo a quanti fanno richiesta di non andare all'ufficio del lavoro. Sarà l'ufficio del lavoro a chiamare per conferma», ha sottolineato l’assessore.















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