Nuove vie a Bressanone: chi ci capisce qualcosa?

Corrieri “persi” in città, postini in difficoltà, aggravi burocratici. I vigili stampano una mappa


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Sono ormai operative dal primo gennaio, ma sono in molti a non averci ancora fatto l'abitudine. Stiamo parlando delle nuove vie e dei nuovi parchi che il Comune di Bressanone ha deciso di rinominare sostituendoli a vecchi tratti di strada e piccoli parchi verdi, mandando letteralmente in tilt coloro che vi domiciliano.

Troppo poche e gestite male sarebbero infatti le indicazioni verticali delle nuove vie e dei nuovi tratti. Una delle seccature maggiori per i brissinesi è stata indubbiamente la parte burocratica di questa rivoluzione viaria che ha costretto centinaia di cittadini a rinnovare documenti di identità, permessi e atti vari. Ma questo è nulla in confronto all’ansia di diversi cittadini che una volta domiciliavano tranquillamente nella zona del parchetto verde a ridosso dell'Associazione turistica, ovvero un prolungamento della vecchia viale Stazione, divenuta poi via Ratisbona ed ora addirittura Parco Fratelli Scholl. Qui infatti si è registrato il maggiore fastidio da parte dei residenti che hanno spiegato come la scelta toponomastica sia denigrante per i fratelli Scholl, eroi anti nazisti.

Altra situazione calda è stata registrata anche in via Vigneti nel collegamento con via Novacella, dove questa volta i cittadini non sono rimasti a guardare ma sono passati ai fatti con una serie di ricorsi contro il Comune. Qui infatti sarebbero nati dei nuovi numeri civici a seguito della creazione di una nuova via, mentre ad altri cittadini domiciliati nello stesso tratto avrebbero mantenuto quelli vecchi. Insomma, un vero e proprio grattacapo anche per postini e corrieri che giornalmente sono costretti a consegnare la posta o dei pacchi nel quartiere.

Altra problematica riguarda anche la statale del Brennero nel tratto nord di via Vittorio Veneto che ad un certo punto si trasforma magicamente in via degli Alpini. Qui è ancora attuale lo strascico di polemiche legate al fatto di aver negato una via intitolata alla Brigata Tridentina e di aver trasformare il tratto nord di via Vittorio Veneto in via degli Alpini.

Oltre a tutto questo però, la segnaletica verticale che cita il nome della strada è presente solo in un unico punto all'altezza della rotonda con viale Stazione. Insufficiente a dire degli abitanti che non sanno nemmeno loro dove inizia e dove finisce, non parliamo poi se qualche improvvisato visitatore si dovesse mettere alla caccia di un numero civico. La confusione quindi regna sovrana. Presso il comando della Municipale, che tra l'altro ha anche cambiato indirizzo passando da via Brennero alla nuova Piazza Priel, è possibile reperire le mappe complete della nuova viabilità.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità