Oberkofler, pena ridotta in appello a 10 anni

Riconosciuta la semi infermità mentale all’uomo che nel 2012 a Lutago colpì la moglie con un martello



VALLE AURINA. È stata ridotta da 18 a 10 anni di carcere la pena per Paul Johann Oberkofler, 55 anni, per il tentato omicidio della moglie Brigitte Steger. La riduzione è arrivata con la sentenza pronunciata ieri dalla Corte d’appello, i fatti risalgono al 27 novembre 2012, quando a Lutago Oberkofler, dirigente d’azienda, colpì la moglie (e madre dei suoi tre figli) con un martello e un punteruolo. La donna, oggi 45enne, è in stato di coma.

La sentenza della Corte d’appello ha riconosciuto la parziale incapacità di intendere e di volere di Oberkofler, accogliendo la perizia psichiatrica elaborata dal perito di parte nominato dalla difesa, difesa condotta dagli avvocati Beniamino Miliucci e Paolo Fava. Rispetto alla sentenza di primo grado, sono cadute le aggravanti relative alla crudeltà e alla violenza contro persona in stato di minorata difesa, mentre è rimasta la violenza contro il coniuge, compensata dal riconoscimento delle attenuanti generiche. Oberkofler è stato anche assolto dall’accusa di violenza privata contro i figli e, confermando in questo caso la sentenza di primo grado, è stato riconosciuto colpevole di tentato omicidio. L’uomo è agli arresti domiciliari in una struttura terapeutica nel Veronese e, secondo quanto trapelato ieri dopo la lettura della sentenza, la difesa potrebbe pensare a un ulteriore ricorso in Cassazione.

In attesa delle motivazioni della sentenza d’appello e dell’eventuale impugnazione anche da parte della Procura, va in archivio la nuova puntata giudiziaria di una vicenda che scosse non poco Lutago e la Valle Aurina. Un rapporto coniugale divenuto difficile non aveva fatto comunque pensare a nessuno dei vicini o degli amici di famiglia che fosse immaginabile un episodio come quello avvenuto poco dopo le 5 di mattina di quel 27 novembre di tre anni fa in una casetta a schiera in via Wilhelm Maute.

Oberkofler e la moglie avevano forse ripreso un litigo interrotto la sera prima. Di fatto, le urla della donna richiamarono nella camera matrimoniale la figlia maggiore della coppia, che cercò di chiedere aiuto con un telefonino. Bloccata dal padre e fatta scendere assieme al fratello più piccolo, la ragazza si precipitò poi a sollecitare l’intervento della Croce bianca della Valle Aurina. Scattarono così i soccorsi per la donna, mentre Paul Johann Oberkofler venne condotto nella caserma dei carabinieri a Brunico.













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