«Oneri di urbanizzazione, vantaggio per i soliti noti»

Nicolas Monese: «Il nostro timore è che i cambiamenti al regolamento non abbiano un’utilità pubblica, ma siano un regalo per i soli albergatori»


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Quando un paio di mesi fa era entrato in consiglio comunale, subentrando al dimissionario Markus Lobis, lo aveva subito anticipato. «Farò della trasparenza la mia battaglia», aveva detto Nicolas Monese. Tenendo fede a questa volontà, il consigliere comunale della lista «demos» ha presentato un’interrogazione che riguarda la modifica del regolamento comunale per la determinazione e la riscossione del contributo sul costo di costruzione e del contributo di urbanizzazione. Al centro del quesito di Monese quello che viene definito «un regalo agli albergatori». «I nostri dubbi sull’effettiva utilità pubblica di questa modifica al Regolamento comunale sono sempre stati forti, così come il timore che dietro ad un intervento di ampio respiro si nascondesse in realtà un regalino ai soliti noti», sottolinea il consigliere comunale di Demos.

Nel marzo 2015 il consiglio comunale aveva approvato una modifica al “Regolamento comunale per la determinazione e la riscossione del contributo sul costo di costruzione e del contributo di urbanizzazione”. Quindi la modifica degli oneri di urbanizzazione primari e secondari, con lo scopo di agevolare i costruttori e aiutare a rilanciare il turismo locale. «A prima vista la si potrebbe considerare una buona iniziativa, volta anche a favorire gli investimenti nel settore del turismo, che ormai quasi da anni viene considerato in difficoltà. Eppure, andando ad approfondire l’argomento, si inizia a sentire un’aria vecchia, si fa strada la sensazione di “già visto”», evidenzia Monese.

La variazione al regolamento comunale comporta la variazione degli oneri di urbanizzazione primari dal 60 per cento al 50 per cento e degli oneri di urbanizzazione secondari dal 40 per cento al 50 per cento, valida anche per quanto riguarda tutte le strutture alberghiere fino al 2020. Nell’interrogazione si chiede «se è vero che la "Fa. Well.com Srl", relativamente alla costruzione di un albergo a sud del campo sportivo di Sant’Andrea, i "Fratelli Senoner", relativamente alla costruzione di un albergo nel prato Koja a Meluno, e la "Tourdolomit", relativamente alla costruzione di un albergo presso il parcheggio della stazione a valle della funivia per la Plose a Sant’Andrea beneficeranno rispettivamente di 186.000, 360.000 e 500.000 euro di agevolazioni».

Il giovane consigliere vuole conoscere anche quale «sia il costo totale a carico dei costruttori delle singole opere in questione? E se sia possibile considerare un risparmio nella misura di centinaia di migliaia di euro come effettivamente agevolativo?»

«Altrimenti, quale sarebbe l'utilità concreta di rinunciare a 1.046.000 euro di entrate fiscali?» si chiede Nicolas Monese. Ed ancora: «Quali sono gli effetti di queste agevolazioni sul bilancio comunale? E al momento di approvazione della delibera in questione, oltre ai tre casi di cui sopra, c'erano altri (e se sì, quali) diretti beneficiari delle misure previste dalla delibera stessa?».

Insomma tutta una serie di quesiti a cui la giunta brissinese dovrà rispondere. «È il momento che la situazione venga chiarita una volta per tutte: per questo demos ha depositato l’interrogazione al sindaco e agli assessori competenti in materia, che verrà discussa durante una delle prossime sedute del consiglio comunale», chiude Monese.

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