Ora, una piscina coperta come idea per tutta la Bassa

La proposta arriva dal Circolo del Pd, pensata per la zona Schwarzenbach. «Da Bolzano fino a Trento non esiste alcuna struttura di questo tipo»



ORA. Da Bolzano a Trento non esiste una piscina coperta. Una carenza che il Pd di Ora fa notare, suggerendo allo stesso tempo il superamento del problema. È in corso uno studio sull’area sportiva Schwarzenbach che potrebbe fare al caso. Sarebbe ora di pensare alla costruzione di una piscina coperta a servizio non solo dei residenti di Ora ma di tutti quelli della Bassa Atesina che oggi devono arrangiarsi con la struttura di Maso della Pieve a Bolzano. Se d’estate i lido non mancano, l’assenza di una struttura si sente soprattutto d’inverno quando sono operative la maggior parte delle attività, sia quelle scolastiche che agonistiche. Senza dimenticare poi l’uso delle piscine per interventi riabilitavi anche a favore degli anziani.

«Il nuoto - spiega il circolo territoriale del Pd che lancia la proposta - , che può essere praticato dalla nascita sino all’età più avanzata, non è uno sport esclusivo e può usufruirne tutta la popolazione, con la presenza sul territorio di infrastrutture che siano in grado di soddisfare i molteplici bisogno scolastici, sociali o sanitari. Purtroppo allo stato attuale la popolazione della Bassa Atesina è costretta a svolgere tutte le attività scolastiche, sportive, ricreative e riabilitative nella struttura di Maso della Pieve a Bolzano, con gli inevitabili disagi che lo spostamento continuo comporta.

Lo studio elaborato ha portato alla luce dati e notizie molto interessanti. In Bassa Atesina, in considerazione della popolazione residente, del turismo, delle varie scuole di ogni ordine e grado, delle strutture sanitarie e di alcune società natatorie locali, il numero di presenze annue stimate, presso una piscina coperta, sarebbero di poco superiori alle 140 mila unità annue. Un dato che si rivela sicuramente molto importante e che può essere così suddiviso: abitanti, circa 65 mila presenze annue; turismo, circa 9 mila presenze; scuola, circa 23 mila presenze annue; cure riabilitative, circa 6 mila; attività sportive, circa 40 mila presenze annue».

Ovviamente la struttura che ha in mente il Pd sarebbe di tipo sovracomunale e quindi in grado di dare risposte anche ai comuni vicini dell’intera Bassa Atesina. In questo modo anche l’impegno finanziario avrebbe un impatto minore sui singoli e una maggiore efficacia nella gestione.

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