Ortisei, sì ai profughi ma lontano dalla scuola

Oltre 400 persone all’incontro con il sindaco: “Siamo un paese ospitale” Ma restano le 727 firme che chiedono un’altra collocazione per i rifugiati


di Ezio Danieli


ORTISEI. Sono 727 le firme raccolte, e già inviate all'amministrazione comunale di Ortisei, per esprimere le perplessità per l'ubicazione di 25 profughi in uno stabile, messo a disposizione da un privato, che si trova nelle immediate vicinanze della scuola. I firmatari, mamme e papà dei giovani scolari, chiedono alla giunta comunale una diversa ubicazione.

E sono rimasti della loro idea anche dopo la seduta pubblica (c'erano oltre 400 persone alla casa della cultura) nel corso della quale il neo sindaco Tobia Moroder, gli assessori provinciali Martha Stocker e Florian Mussner, i funzionari della Provincia e i responsabili di Volontarius hanno dato le spiegazioni che un po' tutti si attendevano.

I contrari all'arrivo dei profughi sono pochi. I più - nel corso del dibattito che ne è seguito - si sono ricreduti rispetto alle posizioni di perplessità che avevano all'inizio della serata. Ne è convinto il sindaco. "La contrarietà all'arrivo dei profughi non c'è: d'altra parte non c'erano dubbi visto che Ortisei è ospitale e solidale. Ci sono delle perplessità in merito all'ubicazione della casa privata che li dovrà accogliere ma la decisione è della Provincia". Che, da parte sua prima con l'assessore Stocker e poi con l'assessore Mussner, ha detto che l'edificio, messo a disposizione da un privato è praticamente pronto e che la scelta è stata fatta anche per questo.

Restano le 727 firme raccolte. Il vice sindaco di Tesimo ha avuto modo di spiegare come anche a Prissiano, dopo le perplessità iniziali del paese e dei genitori dei bambini che frequentano la scuola, tutto ha funzionato bene e la convivenza con i profughi si è rivelata meno problematica del previsto.

I profughi a Ortisei dovrebbero arrivare fra un paio di settimane, probabilmente prima delle festività natalizie.

In merito alla riunione dell’altra sera a Ortisei c'è da registrare una nota diffusa dalla Lega Nord che era presente all’incontro con Marco Galateo e Massimo Bessone, vice presidente del consiglio comunale di Bressanone e coordinatore della Lega Nord Valli Isarco e Pusteria.

"La gente di Ortisei è composta da persone che con la fatica ed il sacrificio si sono guadagnati il benessere del quale attualmente godono, persone attaccate alle loro origini, alla loro terra. Ed allora ecco perché la presenza dell’assessore Florian Mussner, uno di loro, un ladino doc: le sue competenze hanno a che fare con la problematica. I cittadini di Ortisei - scrive Bessone - di motivi per essere arrabbiati ne avrebbero. Sono stati informati solo il giorno dopo l'esito delle recenti elezioni di un arrivo di clandestini di cui si sapeva da tempo. Forse dirlo prima sarebbe stato meglio, ma avrebbe potuto cambiare il risultato delle elezioni... Non bisogna fare del razzismo, non bisogna discriminare chi arriva, certo è che le persone vanno aiutate nel loro Paese di origine e un importante arrivo di persone, solo uomini, con religione, usi, costumi e cultura diversi, può sconvolgere quello che è il microcosmo di un paese. Anche la scelta della collocazione, proprio di fronte a una scuola elementare può comprensibilmente non piacere a molti. Anche le tematiche proposte in riferimento al modo di integrare queste persone ci paiono abbastanza pressapochiste”, concludono i rappresentanti della Lega Nord.













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