Ospedale, i Nas sequestrano 100 cartelle

I militari dell’Arma hanno portato via dal San Maurizio i verbali relativi ad operazioni al setto nasale


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Blitz mattutino dei carabinieri del Nas – il nucleo antisofisticazioni e sanità dell'Arma – che ieri si sono presentati all’ospedale San Maurizio di Bolzano per effettuare un sequestro quantomeno inusuale di cartelle cliniche, o meglio di «verbali operatori». Una sorta di relazione allegata a ciascun intervento chirurgico. Una cartella clinica - spiega uno dei medici bolzanini- può anche avere una cinquantina di pagine mentre i verbali operatori sono normalmente di una o due pagine e riguardano specificatamente l’intervento.

Il via vai dei militari dell’Arma non è passato certo inosservato. Anche perché il Nas si è concentrato in particolare su un reparto, quello di Otorinolaringoiatria, guidato dal 1999 fino alla scorsa estate dal dottor Rolando Füstös. L’attuale primario reggente del reparto è il dottor Lorenz Gallmetzer ma da gennaio dovrebbe entrare in servizio Luca Calabrese, considerato un luminare nella propria specialità. Ieri i carabinieri del Nas, che sono intervenuti con ogni probabilità a seguito di un esposto, sapevano bene cosa cercare. La prima richiesta formulata ai vertici dell’ospedale San Maurizio è stata quella di poter visionare e sequestrare 500 «verbali operatori» relativi ad altrettanti interventi relativi in particolare alla rinoplastica. Si tratta, in sostanza, di interventi chirurgici che permettono di rimodellare il naso. «Vi rientrano - spiega uno specialista bolzanino- le operazioni con le quali si modifica la forma strutturale esterna, che può essere eseguita sia per ragioni estetiche che per correggere aspetti funzionali legati a disturbi respiratori». La durata dell'intervento di rinoplastica varia solitamente dai 10 ai 40 minuti, a seconda della tecnica utilizzata. Si parla di rinosettoplastica, quando lo scopo dell'intervento non è solo estetico ma implica anche «una alterazione del setto nasale, a causa di un trauma o di uno svilupo anomalo».

I carabinieri, dopo aver completato in loco un primo screening dei verbali operatori, hanno deciso di prelevarne solamente un centinaio. È possibile che il magistrato che segue le indagini voglia capire se la tecnica utilizzata per un dato intervento (o le analisi ad esso collegate) possa considerarsi corretta o meno. L’inchiesta è ancora alle battute preliminari e non ci sarebbero ancora indagati. Una prima comparazione dei verbali operatori potrebbe già fornire indicazioni importanti. I vertici dell’ospedale per il momento, pur confermando il sequestro, si sono trincerate dietro ad un «no comment».

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