Padroni in quarantena o malati Ecco chi si occupa di cani e gatti 

L’iniziativa volontaria. In campo Homeless Pets Bolzano assieme all’ambulanza veterinaria della Croce Rossa Quattrozampe portati fuori per i bisogni, consegna a domicilio di cibo e farmaci. Se il padrone muore aiuta la Sill


Davide Pasquali


Bolzano. Nell’emergenza vanno di mezzo anche loro, cani e gatti. Perché i loro padroni sono in quarantena preventiva, o non possono uscire di casa perché positivi al virus, oppure sono ricoverati, o ancora, purtroppo, vengono a mancare. E allora gli animali da compagnia restano soli, in casa, senza cibo e acqua, oppure nessuno può portarli fuori a fare i loro bisogni. Per dare una mano, l’associazione Homeless Pets Bolzano, in collaborazione con l'ambulanza veterinaria della Croce Rossa e con la supervisione di un medico, di un medico veterinario, di un educatore cinofilo ed etologo, è scesa in campo per offrire diversi servizi. Per proprietari di animali in quarantena domiciliare: portare i cani a fare i bisogni; consegna cibo e farmaci. Per proprietari di animali ricoverati: somministrazione cibo a domicilio agli animali rimasti soli in casa.

Si chiama Covid-19 Pet Emergency Team. Guanti, mascherina, gel per le mani, disinfettante da spruzzare sul pelo dei cani, nessun contatto coi padroni, comunicazioni esclusivamente via telefono, non si accettano mance o regali. Così si muovono i volontari, che in questi giorni hanno già dovuto affrontare anche casi seri. Come quello di una signora prima ricoverata, poi deceduta, che aveva affidato i gatti ad un conoscente, ora ricoverato pure lui. Così i gatti ora sono stati accolti alla Sill.

Come precisa la presidente dell’associazione, Giulia Dalpiaz, «la situazione si aggrava di giorno in giorno e, dalle previsioni più attendibili, a breve assumerà dimensioni straordinarie, con la conseguenza che molti proprietari di animali domestici, in quarantena domiciliare o in cura negli ospedali, si ritroveranno in gravissime difficoltà nella gestione dei propri animali». E non si tratta solo di persone sole, anziane, affette da malattie croniche. «Ognuno di noi potrebbe risultare contagiato o essere costretto a restare isolato per aver avuto contatti con un soggetto positivo, senza poter neppure uscire a fare la spesa». E men che meno potrà portare fuori il cane per i suoi bisogni, il gatto o il coniglio dal veterinario e così via. In alcune zone del nostro Paese si stanno già verificando i primi casi di abbandono - che, lo ricordiamo, è un reato - «e cresce in tutti la preoccupazione per noi, le nostre famiglie e quindi i nostri amici animali, che ne fanno parte a tutti gli effetti».

Per dare una risposta concreta, prosegue Dalpiaz, «abbiamo organizzato squadre di volontari, di qualsiasi associazione o organizzazione, li abbiamo addestrati in videoconferenza in modo rigoroso alla piena osservanza delle norme anti-contagio, sotto la direzione di un medico, rendendoli idonei ad affrontare le emergenze assistenziali». Che sono: portare fuori i cani, somministrare cibo a domicilio agli animali rimasti soli in casa, in stalli domestici, fino al ricovero temporaneo in rifugi d’emergenza. Per ora si seguono casi singoli, padroni quarantenati, positivi al virus, ricoverati, morti. Ma i casi potrebbero moltiplicarsi, quindi servono altri volontari: «Accettiamo l'aiuto di tutti coloro a cui sta a cuore il benessere degli animali, che hanno diritto ad essere protetti e curati anche in questo momento di emergenza straordinaria». Si prevede anche l’eventuale allestimento di un rifugio temporaneo, qualora il rifugio per animali della Sill non fosse in grado di soddisfare le richieste. «Per questo siamo alla ricerca di luoghi idonei, come ad esempio container abitativi».

La presidente Dalpiaz sottolinea ancora «che i volontari potranno operare solo dopo opportuno addestramento e che saranno dotati di tutto il necessario per garantire la propria sicurezza e quella altrui». Ricorda inoltre che, come dichiarato dall’Organizzazione mondiale della sanità, «gli animali domestici non possono trasmettere il virus».

Infine, un accorato appello: «In questo momento di grande emergenza, chiediamo uno sforzo comune, che vada al di là dello spirito competitivo o di conflittualità che talvolta si verifica tra le associazioni e le organizzazioni, per il bene degli animali e dei loro proprietari. Solo restando uniti e collaborando tutti insieme usciremo da questa situazione».

Per contattare l’associazione Homeless Pets Bolzano: www.homelesspetsbz.it, info@homelesspetsbz.it, 331 3534437.













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