il 23 giugno

Paolo Rossi torna a Bolzano, spettacolo alle Semirurali

BOLZANO. Nell'ambito della stagione estiva «Don Bosco, Aspettando una piazza», sostenuta dal Dipartimento cultura italiana, Paolo Rossi tornerà a Bolzano il 23 giugno prossimo con lo spettacolo...



BOLZANO. Nell'ambito della stagione estiva «Don Bosco, Aspettando una piazza», sostenuta dal Dipartimento cultura italiana, Paolo Rossi tornerà a Bolzano il 23 giugno prossimo con lo spettacolo «Autobiografia non autorizzata. Serata del Disonore», organizzato in collaborazione con il Teatro Stabile di Bolzano.

Presso il Parco delle Semirurali a Bolzano, alle ore 21, il pubblico bolzanino potrà seguire Paolo Rossi nello spettacolo «Autobiografia non autorizzata. Serata del Disonore». Organizzato in collaborazione con il Teatro Stabile di Bolzano, lo show, prodotto da La Corte Ospitale, sarà accompagnato da musiche eseguite dal vivo da Emanuele Dell’Aquila.

La serata, ad ingresso libero, rientra nella stagione estiva «Don Bosco, Aspettando una piazza», sostenuta dal Dipartimento cultura italiana.

Come spiega Paolo Rossi «le serate d’onore erano, nel secolo scorso, spettacoli in cui gli artisti celebravano il meglio del proprio repertorio e della propria vita vissuta in teatro. Qui, nella Serata chiamata del Disonore, è tutto il contrario: nudo e crudo mi presenterò sul palco, in pasto al pubblico, in un evento teatrale dal vivo, in 4D. Ogni riferimento a fatti realmente accaduti, a luoghi o a persone esistenti è puramente frutto delle mie fantasie oniriche (ovviamente affermo questo per non essere perseguito penalmente)».

«Gli stili e gli allestimenti nascono anche dalle condizioni economiche e legali contingenti… spiegherò tutto questo al pubblico nel repertorio aneddotico della serata. Per i satirici d’ora in poi siano pubblici i vizi e, per favore, restino assai private le virtù. Prosit», ancora Rossi.

Nato nel 1953 a Monfalcone, milanese d’adozione, Paolo Rossi spazia da trent’anni dai club ai grandi palcoscenici, dal teatro tradizionale al cabaret, dalla televisione al tendone da circo: ovunque ha proposto il suo personale modo di fare spettacolo che, pur immergendosi nelle tematiche contemporanee, non prescinde dall’insegnamento dei classici antichi e moderni, da Shakespeare a Molière, dalla Commedia dell’Arte a Brecht.













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