Il caso

Parcheggi d’oro a Bolzano? Negozi e bar: «Il vero problema è il traffico» 

Molto critica la Civica per Bolzano: «È mancato un confronto in consiglio comunale». Ma commercianti ed esercenti: in molte città si parcheggia a tre euro l’ora. Sì a prima ora gratis e più navette per il centro



BOLZANO. L’assalto alla città si frena scavando ancora più in profondità le trincee dei parcheggi a pagamento? Per la giunta sì. E infatti in Centro ha aumentato i ticket con le strisce blu passate da 2 a 3 euro l’ora. Per le opposizioni no. «Tutte queste linee blu non hanno impedito i blocchi del traffico» sibila Angelo Liuzzi della Civica per Bolzano. Come pure per il capogruppo Gabriele Giovannetti: «È una semplice stangata per le tasche di cittadini che vedono già l’inflazione crescere oltre l’8%». E insiste, come pure Claudio Dalla Ratta: «Ma non se ne doveva discutere in consiglio insieme al dibattito sul Piano urbano del traffico?»

Poi, c’è la vasta rete dei negozi e dei bar. Quella che attende turisti e pendolari come manna dal cielo. Tanto che uno si aspetta proteste estese. E invece? Invece no. «Tante altre città italiane hanno ormai il costo dei parcheggi centrali a 3 euro - dice Thomas von Bosio del gruppo dei commercianti dei Portici uniti in Bzheartbeat, costola giovanile dell’Unione - e penso che non sarà questo a frenare gli arrivi».

Dubitativo con ampi margini di accettazione anche Simone Buratti, al vertice dell’Unione Commercio: «L’unica perplessità riguarda una decisione piovuta così d’improvviso senza una riflessione comune - dice - ma immagino che l’arrivo dei compratori non sia frenato da 50 centesimi in più». E qui, la prima linea di fila del commercio bolzanino avanza una proposta rimasta in stand by: «Ci sembra invece anche una buona idea quella di offrire un’ora di sosta gratuita per gli acquisti. Non peserebbe sulle casse pubbliche ma sarebbe un buon incentivo».

Piuttosto il mondo che vive di afflussi sia esterni che interni, decisivi per il Pil urbano e per gli stessi bilanci municipali, chiede un intervento finalmente organico che tenga insieme parcheggi, disciplina e integrazione dei pagamenti e strategia complessiva contro gli assalti indiscriminati. «La vera questione - commenta infatti Bernhard Hilpold direttore dell’Unione - riguarda il blocco della città ad ogni goccia di pioggia o in concomitanza delle festività estere. Ecco, per questo non mi spaventa l’aumento che pure è notevole e superiore al 35%, ma il fatto che non ci sia una azione non solo sul fronte degli incassi ma anche che impegni la giunta a mettere in campo azioni concrete contro le code».

Per tutto il mondo che gravita intorno ai parcheggi per i non residenti non sono negativi possibili aumenti nei ticket per le soste ma l’immagine di una città bloccata in ogni sua via d’accesso. «Conseguenze dei 30 euro su tutti noi che lavoriamo di turismo?», si chiede Franco Collesei, del Walthers’, uno dei ristoratori più noti del centro. «Direi poche. Già oggi lo straniero parcheggia nei garage sotterranei o altrove. Direi che l’aumento potrà aiutare a scongiurare il brutto spettacolo di file di auto che girano a vuoto cercando un impossibile luogo di sosta».

Per gli operatori infatti il tema è anche un altro: individuare spazi in cui costruire nuovi parcheggi, anche a più piani e di superficie in quadranti anche non centrali ma a ridosso del centro, come i Piani o Mayr Nusser. E qui si aprirebbe un nuovo fronte urbanistico. Jakob Oberrauch, di Sportler, è a sua volta perplesso per gli improvvisi aumenti ma chiede anche più organizzazione nella gestione delle navette pubbliche per trasportare i visitatori dai parcheggi periferici al centro. Insomma, sì o al massimo ni per i 30 euro ma non opposizione radicale. Piuttosto un pressante invito a immaginare politiche più organiche di gestione del traffico.

Il quale è anche l’ossessione della circoscrizione Centro - Piani. E non tanto o non solo i ticket. Tanto che Sylvia Hofer, che ne è la presidente, afferma: «Sì, magari l’aumento è stato considerevole. Probabilmente in tempo di crisi anche qualche centesimo in più pesa. Ma la conseguenza sarà una maggiore deterrenza nei confronti dell’uso dell’auto». Questione comunque centrale e orizzonte certo della strategia comunale in proposito: «Sarebbe infatti bene - conclude Franco Collesei, che dal suo vecchio bar in corso Libertà a piazza Walther ne ha viste ormai tante - che i bolzanini imparassero a usare più la bici e i bus per muoversi in città. Ne guadagnerebbero loro ma alla fine anche noi che viviamo di commercio. Avremmo clienti meno stressati». P.CA.













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