BOLZANO. Le proteste sul caro-parcheggi all’ospedale hanno ottenuto un risultato. L’assessore Martha Stocker annuncia che nel garage della Hospital Parking verrà introdotta la tariffa con frazione oraria. Un segnale dopo la decisione della società di aumentare la sosta oraria da 1,20 euro a 1,50. Non verrà introdotta però la sosta a minuti, come aveva chiesto Ulli Mair (Freiheitlichen), autrice di una mozione discussa ieri in consiglio provinciale e bocciata.

Ulli Mair ha sottolineato che gli utenti del parcheggio dell’ospedale non possono essere messi sullo stesso piano dei frequentatori di qualsiasi altro parcheggio. «Centro consumatori e sindacati hanno avviato una raccolta di firme per chiedere tariffe più eque», ha sottolineato Ulli Mair, «Dobbiamo tenere conto che molti cittadini non hanno alternative alla macchina per andare in ospedale, non tutto il territorio è collegato al S. Maurizio con il trasporto pubblico locale e l'aumento colpisce persone deboli e bisognose. Tra l’altro, le società di gestione a partecipazione mista sono state create non per garantire cospicue entrate ai privati». Martha Stocker ha segnalato che la Hospital Parking è una società in house di proprietà della Provincia al 100%, «quindi non si tratta di fare guadagni, ma del fatto che ogni anno la struttura costa 700.000 euro, che il pubblico deve coprire L'ospedale è ben servito dal servizio pubblico, da tutte le aree della provincia». In origine, per coprire le spese, ha ricordato Martha Stocker, «si volevano chiedere 1,80 euro l'ora, poi si era passati a 1,20, per non chiedere di più di quanto si chiedeva al parcheggio più conveniente di Bolzano. Ora la tariffa è stata aumentata come quella del parcheggio di Bolzano centro, a 1,50, proprio per ridurre il deficit di un ente pubblico». Infine l’impegno: «In futuro si calcoleranno parti di un'ora, forse non i minuti, ma comunque non l'ora intera». Martha Stocker ha confermato che verranno tolti i posti d’auto di superficie davanti all’ospedale: «È stato chiesto per motivi di sicurezza».

©RIPRODUZIONE RISERVATA