Parco zoo: a Falzes referendum disertato. Ha votato solo il 24%

Tra chi è andato ai seggi hanno comunque prevalso i no. Il sindaco: «Questa è una pietra sepolcrale sull’idea»


di Aldo Depellegrin


BRUNICO. Se anche la prossima lettura politica del consiglio comunale di Falzes interpreterà l’esito puramente numerico del referendum come impegnativo quale avrebbe dovuto essere, nonostante esso non si sia neppure lontanamente avvicinato al quorum previsto dallo statuto comunale che è del 50%+1 degli aventi diritto al voto, il che equivale a 1113 voti validi, l’idea del “parco zoo alpino” da 20 ettari, da realizzare oltretutto senza costi per l’amministrazione, dovrebbe essere definitivamente affossata.

Le letture politiche però potrebbero anche essere diverse, risultando dal punto di vista strettamente legale il referendum non valido, e quindi il condizionale è d’obbligo con il futuro che potrebbe riservare ancora altre sorprese. Restando per il momento al linguaggio più chiaro delle cifre, il referendum popolare chiesto e voluto dal consiglio comunale a sostegno della propria idea di una nuova sorta di “Zoo alpino” sul modello di quello di Innsbruck, capace di rivitalizzare anche le stagioni morte e di creare quindi un indotto interessante anche dal punto di vista turistico commerciale, è stato un vero e proprio flop, sia dal punto di vista della condivisione dell’idea che da quello, più pratico dei risultati. Dei 2224 aventi diritto al voto (erano ammessi anche i sedicenni), solo 519 infatti, circa il 24%, hanno deciso di rispondere al quesito referendario, impegnativo per l’amministrazione, sulla realizzazione del parco zoo mentre ancora di meno, 459, che corrisponde a circa il 21%, hanno risposto al quesito, questo solo consultivo, sulla ipotetica collocazione fra le località in discussione di Unterberg (231) e di Molini (127), con il resto che ha lasciato la scheda in bianco.

Fra tutti coloro che hanno deciso di fare uso del diritto civico, condividendo il referendum popolare impegnativo come mezzo di democrazia diretta, i sì alla realizzazione di un parco zoo, senza costo alcuno né di costruzione né di conduzione a carico dell’amministrazione comunale, sono stati 252 mentre invece 263 sono stati gli elettori che hanno deciso per il no.

Un no al parco zoo, quindi, che seppure a quorum non raggiunto e con il ridotto scarto di appena 11 voti, ha comunque raccolto la maggioranza dei votanti che ha pur sempre un significato e che, con le regole referendarie adottate dopo il 2010 da altri comuni altoatesini, che hanno abolito o fortemente ridotto il quorum, oggi avrebbe anche per Falzes un effetto impegnativo. Se sarà così o meno toccherà ora nuovamente al consiglio comunale deciderlo. Un consiglio comunale che ora ha comunque in mano uno strumento che in ogni caso è sempre sufficientemente indicativo per valutare la condivisione di un’idea da parte dei cittadini, e che sarà presumibilmente convocato già nei prossimi giorni, dopo le letture e le interpretazioni dei vari gruppi, per una nuova valutazione collettiva e per quella che sarà, con tutta probabilità, la decisione finale. Da parte sua il sindaco Josef Gatterer, ieri, ha affermato di non voler assolutamente scavalcare le decisioni che spettano al consiglio comunale, ma di interpretare secondo la sua opinione la maggioranza dei ”no” dei cittadini come una pietra quasi sepolcrale per l’idea.
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