Passo Sella, più 30% di traffico

E per Selva Gardena ogni giorno transitano in media 3.245 veicoli


Ezio Danieli


CORVARA. Il passo Sella sulla statale 242 ha fatto registrare il traffico estivo proporzionalemente più intenso: l'aumento è stato del 33,3%. Il Sella è anche la postazione con la maggiore incidenza di traffico diurno sul traffico giornaliero medio totale con il 95,1% Per quanto riguarda il traffico lungo i passi dolomitici, non c'è solo il record del Sella: basta scendere di una decina di chilometri, a Selva Gardena, per registrare, sempre di giorno, un passaggio in media di 3.245 veicoli che sono una vera e propria esagerazione se si tiene conto che proprio il centro gardenese è ancora senza una variante. La circonvallazione è stata chiesta e progettata, ma nulla ancora s'è mosso in particolare per gli elevati costi che richiederebbe la sua realizzazione. Ma torniamo ai dati Astat: Sono soprattutto le auto e le moto ad incidere: su passo Sella è stata rilevata un'incidenza del 95,8 per cento; tanto per fare un rapporto con un altro passo dolomitico, la diffenza con il Campolongo è rilevante: l'incidenza arriva infatti al 92 per cento. L'Astat non ha rilevato il traffico giornaliero medio nelle località badiote. Ma, proprio di recente, uno studio commissionato dalla Provincia e dal Comune di Badia ha confermato la situazione di grande disagio sopportato dall'abitato di La Villa (che infatti ha richiesto la realizzazione di una variante per alleggerire dal traffico il centro); c'è poi lo studio gestito dal Comune di Corvara con i dati - scaturiti da una verifica giornaliera con sette postazioni - che confermano l'intensità del traffico e le situazioni di pericolo negli attraversamenti pedonali a causa delle eccessive velocità con cui transitano i mezzi. Dunque - soprattutto nel pieno delle stagioni turistiche estiva ed invernale - tutta la zona dolomitica continua ad essere sotto assedio: l'aumento di oltre il 30 per cento registrato nel 2010 dall'Astat su passo Sella può essere esteso anche sul Gardena: è noto infatti che lo stragrande numero dei mezzi che circolano nella zona dolomitica percorrono i vari passi contribuendo, in maniera pesante, all'intasamento con tutti i problemi legati a questa situazione. Che fare? Se ne discute da anni oramai. La Provincia di Bolzano punta all'introduzione di un pedaggio, gli ambientalisti rispondono con proposte alternative che prevedono una chiusura dei passi in alcune ore al giorno; Trento e Belluno escludono il ticket a priori. Ma di decisioni operative non si parla. E intanto i dati confermano che la zona dolomitica rimane sotto un costante - e preoccupante - stato di assedio da traffico.

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