Pd, primarie con regole anti «abusivi»

Via libera alle norme per la scelta del candidato sindaco. Le condizioni di Sel: «Sosterremo Caramaschi, no alla Artioli»



BOLZANO. Appuntamento alle urne l’8 maggio. La giunta regionale ha fissato ieri la data per le elezioni comunali: Bolzano tornerà a votare, come anticipato, l’8 maggio con eventuale ballottaggio il 22 maggio. Oltre al capoluogo, si voterà a Campo di Trens, Sluderno e Villabassa e in 17 nuovi Comuni trentini, nati dai processi di fusione. L’indicazione della giunta dovrà ricevere il via libera dai Commissariati del governo di Bolzano e Trento e solo allora la data sarà ufficiale. Il Pd si avvicina intanto alle primarie di coalizione per la scelta del candidato sindaco. L’assemblea provinciale ha discusso ieri pomeriggio il regolamento e sempre ieri è arrivata la prima presa di posizione del mondo escosociale sul tema. Sel ha annunciato di avere intenzione di partecipare alle primarie e di sostenere Renzo Caramaschi. Allo stesso tempo Sel elenca una serie di condizioni per la propria presenza, tra cui il cambio della data e l’esclusione del gruppo di Elena Artioli. I candidati restano Renzo Caramaschi, Alessandro Huber e Sandro Repetto.

Le regole per le primarie. La segretaria del Pd Liliana di Fede ha presentato alla assemblea la proposta di regolamento per le primarie, precisando che «si tratta di uno schema, che andrà discusso con gli alleati». Rispetto al passato, saranno primarie con paletti più forti per la partecipazione. Potranno votare tutti gli aventi diritto al voto per le comunali: è questa l’indicazione arrivata da Pd nazionale. «Abbiamo pensato di alleggerire questa norma ragionevole, prevedendo il diritto di voto anche per chi non ha ancora quattro anni di residenza a Bolzano», informa Di Fede. In sintesi, basta con le code di estranei mobilitati da una corrente o dall’altra. La data proposta è il 6 marzo, come in altri capoluoghi. Le candidature andranno presentate entro il 15 febbraio, seguite una settimana più tardi dalle firme richieste. La delegazione del Pd proseguirà oggi il giro di incontri. In agenda, Matteo Bonvicini e Angelo Gennaccaro. Domani ecosociali. Non ancora fissata la data con Elena Artioli.

Le condizioni di Sel. Sinistra ecologia e libertà fa un passo verso le primarie, ma elenca le condizioni. «Il minimo sindacale», chiarisce Guido Margheri, che però aggiunge, «non si tratta di un elenco ultimativo». Sel ne ha discusso con Luigi Gallo e Annamaria Molin (A sinistra per Bolzano), che decideranno nei prossimi giorni. Tra oggi e domani l’annuncio dei Verdi, che sembrano avere hanno un profilo più duro sulle primarie. L’obiettivo di Sel è sostenere Caramaschi: «Per la sua storia, la sua indipendenza anche dai poteri forti, le sue capacità e le sue prime proposte Caramaschi rappresenta un'occasione per riportare al centro della politica l'interesse pubblico». Queste le condizioni «per evitare farse e rotture». Così Margheri: «Primarie autonome, anche come date, dal quadro nazionale del Pd». Primarie aperte, «ma con norme che evitino inquinamento». La coalizione, dice Sel, «dovrà essere chiaramente di centrosinistra: confine prima di Elena Artioli, perché non stiamo con chi pensa alla grande coalizione». Sui contenuti viene chiesta discontinuità con l’ultimo periodo di Spagnolli: convivenza, sviluppo servizi pubblici, riqualificazione quartieri, regia pubblica sul territorio, moratoria della legge 55 quinquies (no a nuovi Pru), rilancio del Capoluogo. Sel ricorda che starà in coalizione, pur partecipando alla campagna per il «no» all’aeroporto e al fronte anti Benko. (fr.g.)

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