Perseguitata dai bulli, tre denunciati

Vittima una giovane straniera che frequenta un istituto bolzanino: si è rivolta ai carabinieri dopo esser finita in ospedale


di Antonella Mattioli


BOLZANO. «Mia figlia adesso ha paura a tornare a scuola. Però non ha alternative: non può permettersi di perdere troppe lezioni. La preside l’ha chiamata già due volte cercando di rassicurarla, ma - lo ripeto - è spaventata, perché non si è trattato di un episodio isolato, ma di una serie di angherie iniziate il giorno in cui è arrivata in quella classe. Motivo? Non si sa. Semplicemente l’hanno presa di mira e le stanno rendendo la vita impossibile. Domani comunque cercherà di vincere la paura e tornerà in classe». È preoccupato il padre di una giovane straniera, che frequenta una scuola media superiore italiana di Bolzano, e dall’autunno dello scorso anno è vittima di atti di bullismo da parte di tre compagni di classe che adesso ha denunciato ai carabinieri per lesioni personali. «È stata un’escalation: battutacce, insulti, scherzi di pessimo gusto - racconta il padre - fino all’episodio più grave di alcuni giorni fa, quando mia figlia mi ha chiamato disperata». La giovane è finita al Pronto soccorso dell’ospedale San Maurizio dopo che - questo emerge anche dal referto rilasciato dal medico - durante una lezione era stata strattonata ripetutamente con la propria sciarpa da un compagno. Lei ha reagito, dicendogli di smetterla, ma è stata spinta violentemente contro la lavagna ed è finita a terra. Quando è arrivata in ospedale aveva dolori nella zona cervicale e difficoltà a muovere il braccio sinistro.

L’hanno dimessa con un collare e una prognosi di dieci giorni . «Resta l’amarezza - dice il padre - per una persecuzione che sembra non avere fine e diventa, ancora più pesante da sopportare, perché si ha come l’impressione che la cosa sia stata sottovalutata dalla scuola. Forse, se fossero intervenuti subito, non saremmo arrivati a questo punto».

Nella denuncia molto dettagliata fatta ai carabinieri, la studentessa ripercorre mesi di angherie. «Hanno cominciato insultandomi con frasi del tipo: “Sei un maiale, sei stupida, vaffa... agli stranieri e ai tedeschi”. E poi gli scherzi di pessimo gusto: una volta mi hanno chiuso nel bagno, un’altra volta ho trovato quaderni e libri sparsi per la classe; e poi ancora, sono stata ferita ad una mano da uno di loro che stava giocando con un coltello. Prima delle vacanze di Natale, mi sono rivolta alla preside, che mi ha promesso di risolvere la cosa. Non è stato così e quando sono rientrata sono ripresi offese e scherzi pesanti». Anche il padre aveva parlato con la preside, pregandola di fare qualcosa. La situazione però è degenerata, la studentessa nel frattempo è finita al Pronto soccorso ed è scattata la denuncia. «Stiamo verificando quanto successo», si limita a dire la responsabile dell’Istituto. Per venerdì la preside ha invitato per un incontro chiarificatore la studentessa, il padre e i genitori dei tre bulli.













Altre notizie

il rimpatrio

Chico Forti, il grande giorno: di nuovo in Italia. «Non vedo l'ora di riabbracciare mia madre»

L'aereo con a bordo il 65enne trentino, condannato all'ergastolo in Florida per omicidio, è atterrato a Pratica di Mare. Visibilmente commosso ha ringraziato la presidente Meloni (foto Ansa)

IL RITORNO. Arrivato a Roma dopo 24 anni di detenzione in America
LA RICHIESTA. I legali: "Subito istanza per vedere la mamma"
IL PENITENZIARIO. A Rebibbia prima del trasferimento a Verona. Fugatti: "Presto potremo abbracciarlo"
L'ANNUNCIO. Oggi il rimpatrio di Forti. "Per me comincia la rinascita"

LO ZIO GIANNI. "Chance di nuova vita dopo una lunga battaglia"
NORDIO.
 "Straordinario traguardo politico e diplomatico"
LA SCHEDA. L'imprenditore surfista che vinse da Mike in tv accusato di omicidio a Miami

Attualità