Petizione, adesione delle donne Uil
Laura Senesi (pari opportunità): assicurare l’equa partecipazione di genere
BOLZANO. La presenza marginale delle donne nei luoghi di rappresentanza e nei centri decisionali della politica è un dato di fatto. Nonostante la crescente attenzione del legislatore alla tematica delle pari opportunità, la componente femminile all’interno degli organismi elettivi, sia a livello nazionale che locale, è tuttora sottorappresentata.
Il coordinamento Pari opportunità/politiche di genere della Uil/Sgk appoggia con convinzione la proposta - petizione del giornale Alto Adige - di introdurre la doppia preferenza di genere che comporta l’espressione di due preferenze, una per un candidato di sesso maschile e l’altra per un candidato di sesso femminile della stessa lista. È questo un modo per rendere maggiormente visibili le donne e per sensibilizzare l’elettorato sulla tematica.
«L’obiettivo della proposta è quello di garantire il riequilibrio della rappresentanza di genere all’interno delle amministrazioni locali per assicurare l’equa partecipazione di donne e uomini ai processi decisionali, in linea con il principio di uguaglianza sostanziale enunciato dall’art. 3, c.2 della nostra Costituzione e con le priorità del Parlamento europeo contenute nella strategia 2010-2015 per la promozione della parità fra uomini e donne nell’Unione europea», afferma Laura Senesi, responsabile pari opportunità della Uil.
Dove il meccanismo della doppia preferenza di genere è stato introdotto ha raggiunto lo scopo di garantire l’elezione di più donne. Due esempi: la Regione Campania nel marzo 2010 è andata al voto con questo sistema e la rappresentanza femminile è passata da due a quattordici, pari al 23,3% dei consiglieri; a Roma, nel precedente consiglio comunale le donne elette erano 4 su 60 (meno del 7%), mentre nelle recenti elezioni, con il sistema della doppia preferenza, le consigliere elette sono 13 su 48, pari al 27% dei consiglieri.
«Le “quote rosa” nelle liste dei partiti e la doppia preferenza di genere a qualcuno possono apparire una forzatura, ma dare spazio alle donne in politica e nei posti di responsabilità delle organizzazioni e della società in generale rappresenta una priorità, non solo perché una rappresentanza equilibrata di donne e uomini nei processi decisionali è un’esigenza di giustizia e una dimostrazione di democrazia, ma anche per l’utilità e il vantaggio che ne trae la società nel suo insieme, grazie al carattere complementare delle caratteristiche specifiche dei due sessi» conclude Laura Senesi.