«Più indennità per i disagi di servizio» 

Le rivendicazioni dei vigili urbani. Le organizzazioni sindacali hanno promosso un sit-in ieri mattina sotto la sede del Consorzio dei Comuni Una delegazione dal presidente Schatzer. Il comandante Ronchetti: «Sempre più difficile trovare personale: va reso più appetibile il nostro lavoro»


Antonella Mattioli


Bolzano. Nel resto d’Italia c’è la coda ai concorsi per vigile urbano; in Alto Adige non si riesce neppure a coprire i posti. I motivi sono sostanzialmente due: questa è una terra di piena (o quasi) occupazione e il lavoro, negli ultimi anni, ha subìto una profonda trasformazione con conseguente aumento dei rischi.

Per questo la categoria rivendica il diritto di essere pagata di più.

Con quest’obiettivo Cgil, Uil, Asgb e Ago, ieri mattina, hanno organizzato un sit-in davanti alla sede del Consorzio dei Comuni. Una delegazione è stata ricevuta dal presidente del Consorzio Andreas Schatzer: «Ci ha assicurato - spiega Sabina Bonetalli della Uil - che la discussione inizierà a gennaio». Il sindaco Renzo Caramaschi conferma e appoggia le rivendicazioni.

L’indennità per i disagi

I vigili in sostanza chiedono un ritocco dell’indennità per i disagi di servizio che attualmente rappresenta il 22% dello stipendio base e vorrebbero portarla al 40%. «Questo in attesa di un contratto ad hoc per una categoria che svolge un lavoro completamente diverso dal resto del personale comunale al quale però si applica lo stesso contratto di intercomparto», auspicano Martin Frei (Asgb) e Dario Maino (Cgil).

Fino a qualche anno fa il lavoro del vigile era concentrato soprattutto sulla regolamentazione del traffico e i rischi erano limitati, quasi esclusivamente, alla rispostaccia di qualche automobilista arrabbiato per una multa.

Adesso ai problemi legati al traffico e ai rilievi di eventuali incidenti, si sono aggiunti trattamenti sanitari obbligatori o Tso, sgomberi forzati di bivacchi di clochard e immigrati clandestini, attività di polizia giudiziaria, controlli nei pubblici esercizi per il gioco d’azzardo, attività interforze con carabinieri, polizia, finanza. Quello che non è cambiato è lo stipendio che - dicono i sindacati - è rimasto lo stesso. La retribuzione base per chi comincia si aggira intorno ai 1.500-1.600 euro al mese .

«Capisco e condivido le richieste dei miei agenti - dice il comandante della polizia municipale Sergio Ronchetti - va riconosciuta più dignità al lavoro dei vigili. E questo passa anche attraverso un aumento dell’indennità per i disagi di servizio. Il nostro è un mestiere particolare: sai quando inizi al mattino, ma non sai quando finisci, perché se c’è un’emergenza non puoi mollare tutto e andartene. Dobbiamo assolutamente rendere più appetibile il lavoro, perché facciamo sempre più fatica a trovare personale».

I concorsi

Attualmente nel corpo di Polizia municipale di Bolzano ci sono 4 ufficiali, 13 ispettori, 85 agenti di cui 9 part time e 6 amministrativi. Per i tre posti vacanti di ispettore è stato fatto un concorso e verranno coperti a breve, mentre rimangono scoperti 14 posti per agenti.

All’ultimo concorso per 9 posti si sono presentati in 12, ma l’hanno passato solo in 4. «A breve - dice Ronchetti - dovrà essere bandito un nuovo concorso con la speranza che ci sia una buona partecipazione».

I requisiti sono: tre anni di scuola media superiore (a livello nazionale serve il diploma di maturità, ndr), il patentino C e, da quest’anno, è stata introdotta anche la prova di fisicità: un chilometro di corsa in 4 minuti e 15 per gli uomini e 5 minuti per le donne.















Altre notizie

A Vipiteno

Nei guai per il navigatore: sospetto trafficante assolto

Intercettato nel 2021 al Brennero, viaggiava a poca distanza dall’auto di una donna che trasportava 18 chili di cocaina. A collegare i due c’erano i dati trovati sul localizzatore della donna arrestata, già condannata a 8 anni

Attualità