Conclusa sul Renon la summer school di Camera di Commercio e Lub. Focus anche sui parchi tecnologici

«Più plurilinguismo nelle aziende»

Studenti e docenti universitari si confrontano sul futuro dell'economia



 SOPRABOLZANO.Più plurilinguismo nelle aziende e nelle scuole (immaginando ad esempio una scuola trilingue sul modello della Lub); più infrastrutture per aumentare la raggiungibilità dell'Alto Adige; parchi tecnologici da valorizzare ad esempio puntando sulle «green techonologies». Sono i tre punti centrali della summer school «Costruire il futuro», organizzata da Camera di Commercio e Lub, che ha vissuto ieri il proprio epilogo.  Nella splendida cornice della «Haus der Familie» di Stella sul Renon, studenti e docenti universitari provenienti da numerosi atenei europei hanno avuto modo di riunirsi per tre giorni e di affrontare congiuntamente alcune importanti tematiche legate al futuro della nostra Provincia. L'obiettivo? Elaborare una serie di proposte utili per garantire l'auspicato sviluppo all'economia ed all'intera società altoatesina. Un traguardo pienamente raggiunto, come spiegato nei rispettivi interventi dal direttore dell'Ire Oswald Lechner e dal segretario generale della Camera di Commercio Joseph Rottensteiner.  Per quanto concerne il parco tecnologico, l'analisi presentata nel corso della relazione conclusiva ha sottolineato l'enorme rilevanza di una tale struttura, da valorizzare maggiormente sotto il profilo della socialità, oltre che da sfruttare nei settori dell'agricoltura e delle «green technologies».  Sotto il profilo delle infrastrutture e dello sviluppo regionale ad esse collegato, è stato invece sottolineato a più riprese il tema della raggiungibilità, esigenza classificata come assai rilevante, ma da affrontare con l'adeguata visione economica e con l'ausilio di corrette investizioni complementari: ciò anche al fine garantire una importante crescita a livello di produttività.  Il plurilinguismo come fattore di competitività è stato viceversa individuato come terzo macro-tema ed al proposito il gruppo di lavoro ha cercato di spiegare come una comunicazione migliore da un punto di vista qualitativo possa influire positivamente sull'imprenditoria altoatesina, evitando di incorrere in mancati guadagni dovuti unicamente ad incomprensioni. Particolarmente interessante, al proposito, la proposta di realizzare un modello di scuola europea trilingue analogo a quello che caratterizza la Lub già nel corso delle superiori: un'eventualità che secondo professori e studenti potrebbe aiutare a raggiungere l'obiettivo finale di collegare, tramite il pluringuismo, l'individuo alla società di appartenenza e successivamente al mondo dell'imprenditoria altoatesina.  Su questo tema ha incentrato il proprio intervento il presidente dell'Useb Ivan Bozzi che, oltre a salutare con favore il progetto Summer School, ha sottolineato l'importanza del plurilinguismo nella nostra Provincia e la necessità di migliorare l'attuale situazione anche tramite un'apertura mentale, elemento cruciale per ottenere risultati concreti.  I professori intervenuti nel progetto: Enrico Baraldi (Uppsala University, Svezia), Alessandro Narduzzo (Lub), Bernhard Wieland (Technische Universität Dresden), Michael Neugart (Technische Universität Darmstadt), Rita Franceschini (Lub), Peter Weber (Hochschule für Angewandte Sprachen di Monaco.  I partecipanti al progetto: Giada Francia, Thomas Niederkofler, Daniel Russo, Greta Schweitzer, Gordana Stevancevic, Oswald Lechner, Maximilian Braun, Michael Complojer, Andreas Torggler, Evi Unterholzner, Luciano Partacini, Aaron Dapunt, Ramona Walther, Nadin Wissenberg, Ingrid Runggaldier, René Zeller, Urban Perkmann.

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