Piano di viabilità a Salorno Trovati i fondi per partire

I primi interventi interesseranno via Loreto, via Molini, via Trento e via Poit Critico Simeoni del Pd: «Per ora solo tante promesse ma pochi fatti concreti»


di Massimiliano Bona


SALORNO. Ci sono voluti parecchi anni, ma alla fine il Comune di Salorno sembra davvero intenzionato a dare attuazione al «Piano di viabilità». È dei giorni scorsi, infatti, l'incarico assegnato alla società Eta associati di Pergine, che si farà carico di un'attività di supporto per dare attuazione alle misure decise negli anni scorsi. La prima delibera sull'argomento risale addirittura al 2009 e riguardava l'elaborazione di uno studio per Salorno, Pochi e Cauria da parte dell'esperto Fulvio Forrer. Nel marzo 2010 è stato approvato, poi, il piano urbano della mobilità elaborato dalla cooperativa Cet di Gardolo sotto la diretta responsabilità, scientifica e operativa, dello stesso Forrer e dell'esperto di Zurigo Willi Hüsler. Ma quali strade interesserà il piano di viabilità, illustrato anche ai residenti nel corso di più assemblee pubbliche? A ricordarlo è la stessa giunta comunale in una delibera dei giorni scorsi: «Va disciplinata la circolazione su via Loreto e via Molini, va organizzato lo snodo tra via Trento e la Statale 12, a sud del paese, così come va calmierato il traffico in via Fossa e in via Poit». Alla società Eta, per questo incarico, andranno 8.500 euro. Non si fa cenno, peraltro, ai tempi entro i quali le misure del piano di viabilità saranno attuate. Si presume che tutto possa avvenire, comunque, entro la fine della legislatura. Il consigliere comunale del Pd Giuseppe Simeoni è scettico, soprattutto sui tempi. «A settembre sono stati stanziati 20 mila euro per uno studio sulla viabilità in via Trento ed in particolare per la messa in sicurezza dei pedoni in quel tratto. Nei cinque anni di mia permanenza in Consiglio ho visto finanziare numerosi studi. Potrei citare quello su via Loreto, il collegamento della pista ciclabile attraverso via Stazione, i vari studi su via Poit, l'agognata strada fra via Aldo Moro e via Molini che doveva liberare il centro storico dal traffico. Non critico il tentativo di ricercare soluzioni ai problemi della viabilità nel Comune, ma il sistema con le quali vengono portate avanti, assegnando studi e progetti a vari professionisti per poi non attuarli. In un momento di recessione le risorse a disposizione dei Comuni dovrebbero essere ottimizzate al massimo dando corso allo studio, alla progettazione e alla successiva realizzazione».

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