la denuncia

Piazza Mazzini, residenti contro lo stato di degrado 

«Nella parte antistante palazzo Rossi, bivaccano persone sulle panchine e sotto il porticato, con scene indecorose». L’assessore Andriollo: «Manderemo i vigili urbani»



BOLZANO. La Bolzano che non ce la fa è tornata a risalire verso piazza Mazzini. Scaricando ancora lì il suo disagio e le sue difficoltà. «Sono giorni che gruppi di persone bivaccano sulle panchine e sotto il porticato», denunciano i residenti. Che sono in particolare quelli di palazzo Rossi. E il portico di cui parlano è il loro. Lì sotto, aggiungono, succede di tutto. Non è una novità: è una novità che accada ora, a poche settimane dalla conclusione dei primi lavori di risistemazione. La quale era stata attivata proprio per attuare una sorta di deterrenza nei confronti di presenze critiche. «Sono anni che abbiamo a che fare col degrado - insiste un inquilino del palazzo - diventando, questo, il luogo di approdo di gente senza apparente fissa dimora. Si sperava solo che il cantiere avrebbe cambiato le cose».

Pare che non sia bastato così. Tanto che Juri Andriollo vuol vederci chiaro. «Manderemo in piazza Mazzini i vigili, nel caso, ma soprattutto le nostre strutture assistenziali di primo impatto. Vogliamo capire - spiega l’assessore al sociale - se si tratta di fenomeni temporanei, magari dovuti alle piogge di questi giorni che suggeriscono ad alcuni di occupare i portici, o invece di una situazione più seria». In effetti, il cantiere di risistemazione non è bastato. Serve, nel caso, vedere come è stata ridotta la “conchiglia” da fontana a fianco di uno dei due cubi sopra i garage interrati. Sembra una discarica a cielo aperto. Molto usata, pare, dai nuovi frequentatori.

«C’è anche una persona, evidentemente bisognosa di cure - scrive nella denuncia una inquilina - che è stata portata via dai sanitari, ma che è subito tornata in piazza, dormendo sulle panchine e disturbando anche di notte». Certo, occorrerà capire l’entità del livello di degrado e attendere l’arrivo degli assistenti che Juri Andriollo si è impegnato a far giungere sul posto. Nel mentre, ci sono le immagini che parlano, come spiegano gli abitanti, di stazionamenti collettivi notturni e di attività “non proprio raccomandabili”, così è scritto, sotto il porticato razionalista di palazzo Rossi.

Al di là del possibile disagio, resta da capire come proprio questa piazza, prima e dopo i lavori, sia ormai un punto di riferimento per persone senza fissa dimora anche dopo le attività poste in essere dagli uffici di assistenza sociale del Comune che hanno in molti casi chi vive o viveva in questi spazi verso un riaffido famigliare. Muovendosi sia in piazza Mazzini che, in particolare, nei giardini di piazza Vittoria. In un continuo palleggio umano che indica come la città non si mostri sempre accogliente o in grado di intervenire in modo continuativo, sulle sue situazioni di emarginazione umana e sociale. E dunque scaricandole sulle spalle di chi si trova a vivere a loro contatto quotidiano. «Abbiamo scritto più volte alla difesa civica e al Comune - scrive una abitante - ma dopo la conclusione del cantiere le situazioni critiche, per noi che viviamo lì, si sono ripresentate». Aggiungendo: «Quando è bello, questi gruppi o famiglie - conclude - si spostano nei giardini della Rai di fronte, quando è brutto, tornano sotto i nostri portici e le porte di ingresso del palazzo».

 













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