Piazza Vittoria, autunno di scavi Ottobre, banchi in Corso libertà 

Definita l’agenda dei lavori. A giugno via al cantiere di via Fago. Solo dopo la sua conclusione esisterà l’alternativa per il traffico deviato dal corso. E tra pochi mesi definito anche il bando di architettura per la piazza da liberare 


Paolo Campostrini


Bolzano. Passa per piazza Vittoria la gran parte delle questioni che cambieranno la Bolzano nuova. Partendo dal garage (atteso da un tempo infinito), dal concorso per riqualificare il fondo e il disegno modernista, fino al nuovo mercato del sabato. Questa l’agenda, appena definita dal Comune:

1) a novembre inizio dello scavo per la costruzione di un garage a 6 piani. Per un numero complessivo di 400 posti auto: 200 saranno pubblici; altrettanti destinati ai residenti. I primi tre piani saranno riservati al pubblico; il quarto, quinto e il sesto ai residenti in coop;

2) nello stesso periodo conclusione del concorso di architettura che riporterà la piazza all’aspetto originario;

3) a giugno partenza dei lavori in via Fago per le infrastrutture sotterranee;

4) a ottobre conclusione dei lavori in via Fago e massimo a novembre, il nuovo corso Libertà rimodernato ospiterà finalmente il mercato del sabato.

«Senza via Fago libera dal cantiere in avvio tra breve, non si potranno ospitare le bancarelle sul corso perchè - spiega il vicesindaco Luis Walcher - non esisterebbe un percorso alternativo per il traffico. In autunno invece, con via Fago a posto potremo deviare lì le auto il sabato mattina con corso Libertà occupato dal mercato».

É dunque un calendario strettamente connesso quello elaborato dal Comune già prima dell’emergenza Covid. Ma che ora è stato definito nei particolari. Eccoli.

Piazza Vittoria, via allo scavo.

In autunno via allo scavo per il garage sotterraneo che la città aspetta da anni. Per quel periodo dovrà essere concluso il cantiere di via Fago e, dunque, si potranno spostare sul corso i banchi del sabato. Nello stesso periodo vedrà la luce il concorso di architettura per far tornare la piazza al suo straordinario aspetto razionalista, vuoto e luminoso. Per far questo, è stato deciso di soprassedere ad un possibile progetto interno al Comune e di chiamare i migliori architetti per intervenire nella ripulitura della piazza. Usufruendo delle pietre originarie da riporre sul fondo al posto dell`asfalto e intervenendo il minimo indispensabile nell`approntamento delle infrastrutture esterne per il garage. In particolare i cubi di entrata ed uscita per i mezzi.

Il mercato del sabato.

Il presupposto per spostarlo in corso Libertà si basa sulla possibilità di individuare alternative al traffico sul corso stesso una volta che si sarà costretti a deviarlo per ospitare i banchi. L’unica opzione in campo è via Fago. La quale consente di predisporre un circuito alternativo a nord per la viabilità, passando per il corpo d’Armata e poi rientrando o in via Vittorio Veneto o in corso Italia. Non per nulla il Comune aveva predisposto i lavori di livellamento (tutt`ora in atto) del corso stesso. Lì, il mercato finirà in pianta stabile una volta aperto il cantiere in piazza Vittoria. Ma l’anticipazione di questa ricollocazione è, appunto, impossibile per i lavori previsti da giugno in via Fago. Si stanno studiando opzioni temporanee: una, che è poi una novità, riguarda via Longon. L’altra, via Amba Alagi.

Via Fago. Prima dell`emergenza Covid il Comune ha programmato i lavori in due fasi: la prima sulla parte bassa della strada, già conclusi; la seconda da avviare una volta terminato l’anno scolastico, nella parte bassa. La quale ospita alcuni istituti. Il Covid le ha chiuse prima ma il calendario dei cantieri (iniziato su corso Libertà) era già avviato. Terminati anche questi lavori, via Fago, il sabato mattina, costituirà l’alternativa a corso Libertà per le auto.

Corso Libertà. Il cantiere tutt’oggi aperto è stato attivato proprio per poter ospitare stabilmente il mercato: livellamento del piano stradale, ciclabile solo su un lato e doppia, sparizione dei marciapiedi, conservando solo quelli sotto i portici. E disegno a pettine per i nuovi parcheggi. L’emergenza virus, coi protocolli sui distanziamenti dei banchi, ha creato la necessità di dimezzarli: da qui la richiesta degli ambulanti di anticipare la loro ricollocazione. Ma il corso, come detto, non può essere chiuso al traffico fino ad ottobre. Da qui le tensioni: prodotte dal combinato disposto della calendarizzazione dei cantieri in successione proprio per trovare una nuova casa al mercato, e lo scoppio della pandemia. Nelle prossime riunioni il Comune proporrà nuove alternative. Da via Longon, a piazza Tribunale, a via Amba Alagi.















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