Bolzano

Piazza Ziller, il degrado regna sovrano

Il cantiere del teleriscaldamento rende la situazione ancora più grave e inaccettabile. L'appello dei residenti della zona



BOLZANO. La situazione era già abbastanza grave, ma i lavori del cantiere per la posa delle tubature per il teleriscaldamento hanno completato l’opera. Stiamo parlando della situazione di degrado e di abbandono nella zona di via Roma 18 e piazza Ziller che, da qualche tempo, s’è ulteriormente aggravata. A segnalarla e a chiedere interventi risolutivi sono i residenti della zona che, anche nei mesi scorsi, avevano contattato il Comune e Seab perché provvedessero a ripulire la zona. Un batti e ribatti di mail che, però, non sembra aver dato i risultati sperati.

Nelle foto scattate da un residente, infatti, si vede in maniera chiara quale sia la situazione. Accanto alle campane della raccolta differenziata, si scorgono montagne di rifiuti che nulla hanno a che fare con la differenziata: scatole enormi, tavoli, assi in legno ed elettrodomestici che qualche bolzanino poco educato a deciso di abbandonare lì.

Un quadretto che, purtroppo, si può ammirare in molti altri punti della città e che, è evidente, non è tanto frutto della disorganizzazione degli enti preposti alla pulizia, quanto all’inciviltà di pochi. A questo va aggiunto, come ricorda chi abita lì, che le “campane” non di rado, per qualcuno, diventano luoghi in cui i fare anche i bisogni. Risultato: montagne di spazzature e miasmi insopportabili che, soprattutto con le temperature attuali, appestano una vasta area. Oltre ad essere, ovviamente, uno spettacolo davvero vergognoso per una città come Bolzano.

Si tratta di problemi con cui i residenti avevano a che fare anche nei mesi scorsi, ma l’apertura del cantiere ha in qualche modo “isolato” la zona, rendendo più difficili la rimozione delle immondizie, la pulizia e la disinfezione del selciato. Per questo, ora chiedono a gran voce che gli spazi vengano ripuliti.

«Chiediamo – scrive uno di loro nell’appello inviato al primo citadino e a Seab – a chi di competenza se possibile attivare adeguati interventi di ripristino e prevenzione adeguati al vivere civile».

 













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