Pistola alla tempia: rapina a Gries

Entra armato nella tabaccheria: minaccia di uccidere una cliente


Susanna Petrone


BOLZANO. Rapina in piazza Gries: ieri pomeriggio, poco dopo le 18, un uomo armato di pistola è entrato nella tabaccheria ed ha puntato l'arma alla testa di una cliente. Il titolare ha consegnato subito tutti i soldi in cassa. Il bottino è di 300 euro. Il rapinatore è fuggito a piedi. Erano passate da poco le 18, quando all'improvviso è entrato un uomo armato di pistola nella tabaccheria di piazza Gries. Il rapinatore, deciso, non ci ha pensato due volte e, a sangue freddo, ha puntato la pistola alla testa di una donna che stava acquistando alcune riviste. «Dammi i soldi ho le sparo», avrebbe detto il malvivente, rivolgendosi al tabaccaio. Immediatamente, il titolare, che si trovava dietro al bancone, ha aperto la cassa e ha consegnato tutto l'incasso della giornata.

Il bottino è di poco più di trecento euro. Presi i soldi, il malvivente è fuggito a piedi, facendo perdere le sue tracce. E' successo tutto in pochi istanti. Istanti che però hanno scosso sia il commerciante, sia la cliente che si è ritrovata con una pistola puntata alla fronte. A dare l'allarme è stato un secondo cliente che si trovava all'interno della tabaccheria e che ha assistito alla drammatica scena, senza poter fare nulla, tranne alzare le mani e sperare che tutto finisse in bene. Pochi istanti dopo la rapina, sono giunti sul posto gli agenti della squadra Volante e della squadra Mobile per i primi rilievi di legge, con la speranza di trovare qualche indizio per risalire all'identità del rapinatore. Ma sulla maniglia della porta d'ingresso le impronti digitali erano troppe e quindi ogni tentativo è stato inutile.

I testimoni hanno spiegato che il rapinatore era alto circa 1 metro e 75, carnagione olivastra, capelli lunghi e privo di barba. Parlava italiano. La pistola era finta? Nessuno lo può dire: sia la donna, sia il tabaccaio erano troppo terrorrizzati per osservare l'arma impugnata dal rapinatore. Il malvivente è entrato nella tabaccheria a volto scoperto. Potrebbe significare che sapeva della mancanza di telecamere a circuito chiuso all'interno dei locali. Con ogni probabilità, ha osservato i movimenti dell'esercente per diversi giorni, prima di mettere a segno il colpo in piazza Gries.

Il secondo cliente ha spiegato che il rapinatore non ha toccato nulla. Ha preso i soldi, li ha infilati nella tasca dei pantaloni e poi è fuggito a piedi, in direzione centro città. E mentre le forze dell'ordine raccoglievano anche la testimonianza del gestore, gli operatori della Croce bianca dell'assistenza spirituale hanno cercato di tranquillizzare la cliente, ancora sotto choc. Fino a tarda serata non vi era ancora traccia dell'uomo.

Polizia e carabinieri hanno attivato una serie di controlli e posti di blocco in tutta la città, per riuscire ad identificare il malvivente. Purtroppo la descrizione fornita dai due clienti e dal tabaccaio era troppo vaga e, con ogni probabilità, il rapinatore non ha precedenti specifici. Per questo motivo ha messo a segno il colpo a volto scoperto, senza paura di essere riconosciuto.

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