Pollo all’islamica in mensa La protesta delle mamme

Costituito un comitato spontaneo in via Bari: «Vogliamo almeno poter scegliere» Le firme raccolte saranno consegnate al Comune e all’Intendenza scolastica


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Monta la polemica sull’utilizzo di würstel di pollo e tacchino halal nelle mense scolastiche di elementari e medie a Bolzano. Proprio ieri un gruppo di mamme, imbufalite dopo aver appreso la notizia dall’Alto Adige, ha deciso di costituire un comitato spontaneo per chiedere almeno di poter scegliere un menù differenziato per i propri figli, al pari dei bambini islamici per quanto attiene ad esempio la carne di maiale. La prima occasione di incontro, assolutamente informale, dopo il tam tam su Facebook, c’è stata in un cortile al civico 32 di via Bari dove i genitori non hanno lesinato critiche al Comune, ma anche all’Intendenza scolastica, “rea” di non aver informato nessuno ma di aver deciso a monte preoccupandosi di soddisfare le esigenze di più bambini possibile. «Non è solo una questione di gusto - hanno sottolineato le mamme durante la protesta - ma anche di principio».

«Würstel di pollo e tacchino halal nelle mense scolastiche? No, grazie», questo era il leit-motiv più ricorrente ieri pomeriggio. Dopo la conferma, da parte del Comune, che ha spiegato di rifornirsi da una nota azienda italiana della grande distribuzione, tra le leader del settore, monta dunque la rabbia e la delusione di molti genitori che si sono sentiti traditi e soprattutto poco o per nulla informati. Sui menù, infatti, non c'è alcuna indicazione sulla provenienza della carne e spesso, per una scelta ben precisa, manca il maiale, carne invece gradita da molti bambini occidentali. «Tra l’altro servendo più spesso il maiale il Comune risparmierebbe anche quattrini».

La portavoce del neo-costituito comitato, che si è trovato in via Bari, in un cortile di fronte ad una parrucchiera, in uno dei quartieri più densamente popolati della città, è Manuela Paparella, i cui figli frequentano le elementari Luther King e la mensa delle Alfieri in via Parma. Ma assieme a lei ci sono mamme e papà che fanno riferimento anche ad altre scuole dell'obbligo dei quartieri Don Bosco ed Europa Novacella. Molti hanno scelto di metterci la faccia, con tanto di nome e cognome, altri hanno preferito restare in seconda fila, ma di appoggiare comunque la protesta e firmare l'appello che sarà girato tra qualche settimana al Comune e all’Intendenza scolastica.

«Sull'integrazione - racconta la Paparella - e sulla necessità di rispettare i nuovi cittadini non c'è nulla da eccepire, ma visto che paghiamo 7 euro al giorno per i pasti dei nostri figli non si può nemmeno accettare un “menù bloccato” con carne halal e poco maiale sacrificando anche la nostra cultura. Chiediamo, quindi, perlomeno un menù differenziato. La seconda richiesta è quella di garantire, comunque, maggiore trasparenza. Dobbiamo sapere, sempre, cosa danno da mangiare ai nostri figli».

Il gruppo si è già attivato anche su Facebook dove i commenti sono ancora più pesanti. Sull’argomento i macellai bolzanini non sembrano avere una posizione univoca. «Il gusto - sottolinea Giancarlo Stefani - non cambia, il nodo è sempre la provenienza delle bestie». «Non ho mai assaggiato carne macellata con il metodo Halal - spiega Luigi Lunelli - ma il metodo non si discosta poi molto dal nostro. Non sono mai entrato in una macelleria Halal e non intendo farlo adesso».

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