Polo bibliotecario, Condotte rassicura Urzì attacca la Lega

Bolzano. Il progetto del Polo imbocca due strade. Da un lato respira: Condotte ora lo considera “strategico” (con anche il carcere) e si prepara a cedere il pacchetto degli appalti a tre grandi...



Bolzano. Il progetto del Polo imbocca due strade. Da un lato respira: Condotte ora lo considera “strategico” (con anche il carcere) e si prepara a cedere il pacchetto degli appalti a tre grandi gruppi infrastrutturali con trattative in fase avanzata: Salini-Impregilo, Passera-fondi o Rizzani-de Eccher. Sull'altro lato, quello politico, lo stesso progetto spacca il centrodestra: ieri Alessandro Urzì ha attaccato frontalmente la Lega (con la quale ha in atto prove di dialogo per le comunali) accusandola della peggior colpa, avallare l'intento di Tommasini di abbattere le ex Pascoli. «Eppure - sibila il leader di AA nel cuore - la stessa Lega si era unita a noi prima delle elezioni nella campagna contro la biblioteca dell'ex assessore Pd e per la conservazione dell'immobile». Altra accusa, che con le municipali alle porte suona grave, «in accordo con Caramaschi», il quale spinge per la biblioteca in corso Libertà per dare respiro alla sua Civica. In questo, insiste Urzì, smentendo tutte le assicurazioni in proposito e, tra queste, quelle che facevano riferimento a un possibile museo di Ötzi proprio nelle vecchie scuole non abbattute ma solo riqualificate. Insomma, l'uscita del neo assessore Massimo Bessone che l'altro giorno ha confermato l'agenda per la realizzazione del Polo (“solo se Condotte non fornirà tra un paio di mesi le garanzie bancarie si potrà denunciare il contratto in essere” ha scritto in risposta ad una interrogazione del TeamK) ma soprattutto che ha platealmente consegnato di persona in Comune, terzo piano, uffici dell'urbanistica, la domanda per la concessione edilizia dell'appalto integrato, ha portato i possibili alleati di una futuribile alleanza di centrodestra ad attaccare frontalmente l'assessore. E con lui, con tutta evidenza, la nuova filosofia d'impiego leghista che, in tema di grandi progetti (da quelli di Bolzano sud, compresa l'A22 in galleria, al polo trilingue alle ex Pascoli) mostra di aver deciso di condividere tutte le direttrici di avanzamento della precedente giunta. In questo affiancandosi nei fatti al calendario operativo programmato dal duo Kompatscher-Caramaschi nell'«agenda Bolzano». Ma questa rottura su un terreno strategico nella precedente campagna elettorale sia per le provinciali che per le europee, giunge proprio in un frangente in cui l'impresa che deve costruire i Poli mostra di aver deciso cosa vuole fare da grande. L'arrivo in Provincia, un paio di settimane fa, del progetto integrato firmato dagli architetti e dai commissari di Condotte è stato il primo passo nella direzione di uno sblocco definitivo della vertenza. L'altro è di questi giorni: lo stesso gruppo, dopo aver ottenuto rassicurazioni dal Mise sui contributi ministeriali, ha inserito Polo bibliotecario e Polo carcerario di Bolzano nel “pacchetto” dei progetti strategici. E quindi monetizzabili. Dunque preziosi in questa fase di intensi tentativi di far rientrare crediti e capitali. E proprio in questa prospettiva di riordino complessivo del monte appalti attraverso cui sanare le difficoltà del gruppo, si inseriscono i contatti sempre più fitti con gli altri grandi gruppi interessati a subentrare a Condotte in cantieri giudicati “interessanti”. I gruppi con cui sono in corso i colloqui sono Salini Impregilo, Passera e Rizzani de Eccher. «A me non importa chi costruirà, importante che il Polo si realizzi» ha scritto Bessone nelle sue risposte in consiglio. P.CA.















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