Polstrada, rischio chiusura per la sezione meranese

Il sindacato Sap: «In meno di 10 anni l’organico è passato da 16 a quattro unità Difficile coprire 200 km di strade statali e superstrade e due valichi di frontiera»



MERANO. Torna ad essere cupo, pieno di nuvole nere il cielo sopra la sezione di polizia stradale di Merano, da alcuni anni inserita tra le strutture che un piano di risparmi predisposto a livello nazionale vorrebbe far chiudere. Da almeno due anni si parla con insistenza della prospettiva di chiusura della sezione, attualmente ospitata all'interno del Commissariato di piazza del Grano. La progressiva riduzione del personale, a partire dall'abbandono della stazione di via Manzoni, al posto della quale oggi sorge un nuovo condominio, ha portato l'organico a ridursi da 16 fino a 4 agenti, senza che nessuno del personale andato in pensione sia stato sostituito. Un modo di agire questo che lascia intravvedere un futuro tutt'altro che positivo.

Tra le ipotesi in campo da almeno due anni c'è quella del trasferimento del personale rimasto dalla sezione di Merano a Bolzano. A prendere posizione ora è Gianni Tonelli, segretario generale del Sap, il sindacato autonomo di polizia. «Sono circa 300 in tutta Italia - sostiene Tonelli - gli uffici di polizia stradale, ferroviaria e postale a rischio chiusura. Tra questi il distaccamento della stradale di Merano, uno dei reparti più operativi del Trentino Alto Adige che oggi rischia l'interruzione del servizio per asfissia. Da mesi non viene più assegnato il personale per sostituire chi va in pensione o viene trasferito. Con l'impoverimento delle risorse umane, e riducendo ogni sezione a pochissimi operatori, con ogni probabilità a stretto giro si sosterrà l'inutilità dell'ufficio e si procederà alla chiusura». In meno di dieci anni, infatti, secondo i dati del Sap, l'organico è passato da 16 a 4 unità.

La Polstrada di Merano copre due valichi di frontiera con l'Austria, due strade alternativa al passaggio del Brennero (i passi Resia e Rombo) e il nodo stradale con la Svizzera: oltre 200 km di strade statali e superstrade che contano ogni giorno quasi 40 mila passaggi.

«I diktat della spending review e i trucchetti subdoli che mirano a recuperare uomini a discapito della sicurezza - continua Tonelli - sono un danno per i cittadini. Non c'è alcuna ragione di chiudere l'ufficio di Merano, dal momento che gli agenti e le strutture della Polstrada sono ospitati all'interno del Commissariato di Merano. Non esiste neppure l'onere dell'affitto da pagare».

Per tutta l'estate su media e tv sono rimbalzati i dati diffusi dall' Istat circa l'aumento degli incidenti stradali. Per la prima volta dal 2001, infatti, il trend di diminuzione dei morti per sinistri si è bruscamente interrotto facendo registrare un incremento non indifferente (3.419 decessi nel 2014 contro i 3.381 dell'anno precedente).

Tra le cause, secondo il sindacato, anche le carenze di organico nella stradale: «Meno controlli sulle strade equivale a meno prevenzione». (rog)

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