Postal, la comunità che rinasce

Aumentano i residenti, arrivano nuove imprese e la statale è un giardino. Ma ancora poco turismo


di Ezio Danieli


POSTAL. Cinquecento abitanti in più in 17 anni: è questo il "regalo" che la superstrada Mebo ha fatto a Postal, uno dei Comuni che più ha tratto vantaggi dalla percorribilità della nuova strada fra Merano e Bolzano.

Sono in tanti a ricordare cos’era Postal prima della MeBo: le case a ridosso della statale dello Stelvio, lunghe code in entrata ed in uscita dal paese, spesso il traffico bloccato a lungo da gravissimi incidenti stradali, come quello della cisterna che s'era ribaltata con rischi per la salute degli abitanti, sulla curva appena dopo la prima parte del paese.

Adesso, a 17 anni di distanza, a Postal si vive bene. Lo conferma il sindaco Othmar Unterkofler: «Grazie alla MeBo il paese è rinato. Gli abitanti sono saliti da 1340 del 1997 agli oltre 1830 di quest'anno. Dal collasso totale da traffico che Postal sopportava, viviamo ora in un paese tranquillo. Dove la gente si trasferisce volentieri. Quando tutte le costruzioni private saranno finite, io ritengo che si possa aumentare ancora il numero dei residenti. Dico che in due anni potremmo arrivare a quota 2000».

Ma Postal è pronta a sopportare questo ulteriore e costante aumento di residenti? «E' una cifra limite, d'accordo. Ma abbiamo le infrastrutture necessarie per sopportarla questa cifra. L'asilo, per i bambini italiani e tedeschi, è in fase di completamento; il resto dei servizi pubblici è garantito. La convivenza è buona, non c'è motivo per avere preoccupazioni». Le attività economiche, anche grazie alla Mebo, sono cresciute in maniera progressiva. «Il turismo non raggiunge quote significative nei pernottamenti e negli arrivi. Ma sul territorio comunale vi sono significativi alberghi, anche di qualità, oltre che esercizi di ristorazione. Le bellezze da ammirare non mancano. Dal punto di vista commerciale siamo messi pure bene: si sono insediate aziende di respiro internazionale che garantiscono l'occupazione a numerosi residenti. L'ultima ditta sbarcata nella zona produttiva presso la stazione dei treni, è la Dolomatic. Non c'è bisogno di ampliare le zone produttive. Un discorso a parte lo si deve fare con le zone di espansione, proprio in relazione alla crescita dei residenti». Il Piano urbanistico comunale è in fase di rielaborazione «e - aggiunge il sindaco Unterkofler - gli spazi per costruire qualche casa ancora ci sono. Vedremo comunque di ampliarli, dove è possibile».

La statale dello Stelvio è rimasta, ovviamente, e taglia ancora in due il paese che si snoda, in lunghezza, proprio a ridosso della SS12. Che è stata sistemata a dovere «con diverse opere che l'hanno resa più funzionale alle esigenze soprattutto degli abitanti - dice ancora il sindaco Unterkofler - come le aiuole spartitraffico, la pista ciclabile, una sistemazione adeguata della segnaletica ed anche un arredo urbano che risulta simpatico e soprattutto gradito».

Il traffico, lungo la statale, si è sensibilmente ridotto. Passano soltanto i mezzi di chi si sposta da un paese all'altro. Non c'è più il caos degli anni prima dell'apertura della Mebo «E questo - continua il sindaco Unterkofler - è un grande regalo che proprio la superstrada ci ha portato. C'erano, anche in paese, le voci contrarie alla realizzazione della Mebo. Ma anche chi si opponeva ha dovuto ricredersi. Perché Postal ha iniziato a crescere proprio dal 2 agosto 1997 quando la MeBo è stata inaugurata. Quel giorno lo ricordo benissimo perché come componente della banda musicale suonai in occasione della grande festa».

I vantaggi arrivati dalla superstrada hanno trasformato Postal. In bene. «Anche i pendolari che ogni giorno lasciano il paese sono soddisfatti: il servizio ferroviario è adeguato alle esigenze. Chi lascia l'auto in garage può comunque muoversi, verso Merano e Bolzano, senza alcuna difficoltà. Chi l'avrebbe mai detto che la MeBo sarebbe riuscita, in pochi anni, a cambiare la nostra vita?».













Altre notizie

Attualità