Posti blu, basta multe a chi sfora La Seab «rischia» 280 mila euro

Ogni anno sono oltre 11 mila le sanzioni da 25 euro l’una elevate a chi resta oltre l’orario L’assessore Peintner: «Vertice con il sindaco». Trockner: «Non c’è modo di far pagare i minuti in più»


di Davide Pasquali


BOLZANO. Il conto è presto fatto: nel solo 2013 le sanzioni elevate dagli addetti Seab a chi ha sforato l’orario di parcheggio hanno superato quota undicimila (cui ne vanno sommate circa altre ottomila per mancata esposizione del tagliandino). Visto che la sanzione per chi sfora è di 25 euro, stiamo parlando di circa 280 mila euro. Che ora rischiano di non entrare più nelle casse della Spa. Questo almeno stando alle indicazioni del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Maurizio Lupi (Ncd), il quale ha chiarito che le sanzioni in questo caso non hanno senso. I Comuni dovranno ora elaborare un nuovo regolamento parcheggi che preveda la possibilità di incassare il “di più”. Esempio: hai pagato per 50 minuti ma hai lasciato l’auto sullo stallo blu per un’ora? Bene, dovrai pagare i dieci minuti in più. In grande imbarazzo il direttore amministrativo di Seab, Verena Trockner: «Intanto non è Seab ad elevare il maggior numero di multe, perché mica gestiamo tutti i parcheggi blu della città. E poi, noi siamo solo i gestori di un servizio per conto del Comune, seguiamo il regolamento comunale». Dev’essere insomma la politica a dare una linea di indirizzo. «Però - conclude - qualcuno mi dovrebbe spiegare come si potrebbe fare dal punto di vista pratico, a far pagare lo sforamento di orario. Non credo proprio che sia possibile».

Nei giorni scorsi il comandante della polizia municipale Sergio Ronchetti aveva consigliato agli automobilisti di pagare comunque le sanzioni, perché le interpretazioni della norma sono incerte. L’altro ieri però, pochi giorni dopo l’emanazione della direttiva del ministero, sul proprio sito web il ministro Lupi ha tagliato la testa al toro: «Nel caso di sosta illimitata tariffata, il pagamento in misura insufficiente non costituisce violazione di una norma di comportamento, ma configura unicamente una “inadempienza contrattuale”. Pertanto, nei casi di pagamenti in misura insufficiente, l’inadempienza implica il saldo della tariffa non corrisposta. Niente multa, insomma».

Il tema è caldissimo, in tutta Italia. Servizi su servizi anche sui tg nazionali. Perché, ovviamente, se proprio ci si dovrà adeguare, saranno guai grossi per le casse pubbliche. E si dovrà trovare il modo di far pagare lo sforamento. Una cosa non impossibile, visto che per esempio a Trieste, sulle cosiddette rive, è usuale: anziché la multa, ti mettono il bigliettino sull’auto in cui si dice quanto devi in più. Vai dall’omìno e paghi il di più.

L’assessore alla mobilità Judith Peintner Kofler chiosa: «Un bel problema, ne parleremo al più presto col sindaco. Se proprio dovremo, ci adegueremo. Però così viene meno lo spirito degli stalli blu. Si parcheggia un po’, poi si lascia il posto ad altri. Ma se invece posso stare fino a quando voglio...»

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