il personaggio

Prenner torna a gareggiare: «Lo devo ai miei donatori» 

Tre reni trapiantati. Il 12 aprile il professore di Ora volerà a Perth per i World Trasplant Games A un anno di distanza dall’ultima operazione, sarà portacolori della nazionale italiana del bowling 


Paolo Tagliente


BOLZANO. A dodici mesi dal suo terzo trapianto di rene, Michael Prenner, 68 anni di grinta ed energia, sta preparando le valigie per una nuova avventura: i World Trasplant Games 2023 - i Campionati mondiali per trapiantati –, che si svolgeranno dal 15 al 21 aprile a Perth, in Australia. Partirà il 12 aprile. Questa volta l’insegnante in pensione di fisica, matematica e chimica che vive ad Ora e che in bici ha vinto tutto, gareggerà “solo” nel bowling. Lo farà come sempre con il sano spirito agonistico che da sempre lo contraddistingue: la voglia di impegnarsi al massimo e fare bene, ma senza mai perdere di vista l’importanza dei rapporti umani e dell’amicizia. Valori intrinsechi allo sport che, tra atleti trapiantati, assumono un valore fondamentale. «Partecipare è importante e spero di arrivare tra i migliori – spiega Michael, sfoderando un sorriso da fare invidia a un attore di Hollywood– ma è lo è anche ritrovare tanti amici. L’anno scorso, proprio nel giorno di Pasqua, sono entrato in sala operatoria per il mio terzo trapianto di rene, dopo quelli del 1985 e del 2000. Tra poco tornerò in Australia, sarà la terza volta e ogni volta con un rene diverso». La vita di Michael, insomma, sarebbe un ottimo soggetto per un film.

Una nuova vita

«La vera svolta – rivela – è arrivata con il primo trapianto, che mi ha dato la spinta di fare tutto ciò che ho fatto in questi anni, in giro per il mondo. È strano, ma è così». Nel 1987, grazie al suo medico, Michael scopre che di lì a poco, proprio a Innsbruck, si sarebbe svolta la sesta edizione dei Wtg, i World Transplant Games, una sorta di Olimpiadi per atleti trapiantati. «Ero appassionato di sport – spiega – ero stato dirigente sportivo, ma non avevo mai praticato. Decisi di comunque partecipare, mi allenai e mi iscrissi: l’obiettivo era quello di tagliare il traguardo e di non farlo per ultimo. Arrivai decimo. Poi è stata la volta di Singapore nel 1989, nel 1991 a Budapest, nel 1993 a Vancouver e nel 1995 a Manchester, poi ho vinto la prima medaglia d’argento e da lì in poi sono sempre arrivato a podio». 

Grinta e voglia di vivere

La lista di vittorie e podi è praticamente infinita. Ma non è certo un percorso facile perché Michael deve fare periodicamente i conti con problemi di salute. Problemi che, in più di una situazione, mettono a rischio la sua stessa vita. Ma Prenner non si arrende mai: cade, ogni volta si rialza e ogni volta vince. Un esempio su tutti: nel marzo e nel giugno del 1999 subisce due interventi alle coronarie con il posizionamento di due stent. Meno di un anno dopo, a 15 anni dal primo trapianto, entra di nuovo in dialisi, ma questo non gli impedisce, ai primi di ottobre del 2000, di partecipare al primo Campionato europeo per dializzati e di vincendo tre medaglie d’oro nell’atletica e una di bronzo nel bowling. Il 25 ottobre dello stesso anno riceve il secondo trapianto. 

Il passato è passato

Ora, la nuova sfida. «Non guardo mai al passato – spiega – perché il mio è stato un percorso difficile e doloroso. Guardare indietro non serve a nulla, io penso solo al futuro e alle sfide che mi attendono». A Perth, arriverà con un allenamento che, secondo lui, avrebbe potuto essere migliore.«D’altra parte – spiega – in Alto Adige non ci sono strutture in cui poter prepararmi con costanza. «Negli anni 80/90 ce n’era una a Ora, poi una al Centrum di Bolzano e adesso, l’unica pista da bowling della provincia è in Val Passiria, ma è privata e si trova in un hotel. Così, da tempo mi alleno a Levico». Tra pochi giorni, Michael indosserà di nuovo la maglia della Nazionale italiana. «Fare parte di una squadra mi piace – spiega – ne sono molto orgoglioso, ma devo dire che ogni volta gareggio soprattutto per i miei donatori».













Altre notizie

Attualità