Primarie, il Pd cerca l’anti-Caramaschi

Corrarati non ci sarà, Repetto in corsa, Huber ci pensa, ma mancano le donne. Alleanze, continua il dialogo con Holzmann



BOLZANO

Primarie per il candidato sindaco con quali regole e con chi? La prima assemblea del Pd in cui se ne parlerà è prevista solo per l’11 gennaio, mentre per martedì la segretaria Liliana Di Fede ha convocato una seduta della segreteria. Ma la risposta sulle regole non arriverà da nessuno dei due appuntamenti, perché Bolzano deve attendere il regolamento del Pd nazionale. È annunciato entro la fine di gennaio in vista delle primarie del 6 marzo in diverse città. Se saranno primarie di coalizione, gli eventuali partner del Pd avranno diritto di parola sulle regole? Tutto da verificare anche questo. In attesa delle regole, prosegue la «caccia» ai candidati. A Renzo Caramaschi, l’indipendente che intende correre come candidato in primarie del centrosinistra, si è aggiunto il primo nome del Pd, Sandro Repetto, che però potrebbe cambiare idea se le regole non consentiranno una gara trasparente (vedi sotto). Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare altri nomi. La segretaria Liliana Di Fede, ma non solo lei, sta cercando di allargare la platea dei candidati.

Contattato, ci sta pensando Alessandro Huber (segretario del circolo Pd del centro): «Vorrei capire le regole. Chi potrà votare a queste primarie? Un punto di vista più giovane potrebbe sicuramente arricchire la competizione». Le donne restano il tasto dolente. Il Pd pensa di non potersi permettere primarie per il candidato sindaco senza alcuna donna. È un tasto su cui batte Nadia Mazzardis, componente della segreteria e portavoce a Bolzano del movimento «Se non ora quando». Si cercano candidate di peso. Finora l’accoglienza è gelida, come quella di Chiara Pasquali, che avrebbe probabilmente ambito ad essere una «vera» candidata sindaco e non ha trovato le garanzie necessarie. Con sincerità Chiara Pasquali racconta: «Non partecipo per fare la quota rosa o per crearmi un profilo per un eventuale posto di assessore. Sono già stata in giunta dieci anni. Non mi interessa diventare di nuovo assessore, magari alle “varie ed eventuali”. Piuttosto mi ritiro prima dalla scena». Una candidata potrebbe essere la stessa Mazzardis: «Non mi dispiacerebbe occuparmi dell’organizzazione delle primarie, ma se servirà la mia presenza...». Tra i nomi che si fanno, c’è anche quello, come indipendente, di Claudia De Lorenzo, l’ex assessora eletta con la «Lista civica per Spagnolli». Liliana Di Fede si è spesa perché anche a Bolzano il candidato sindaco venisse scelto con le primarie. Ora che l’obiettivo è quasi raggiunto (mai escludere sorprese), la segreteria del Pd annuncia: «Non sosterrò alcun candidato. Per me era importante il metodo e sono felice che si stiano facendo avanti persone qualificate». Per quanto riguarda le possibili sorprese, prosegue il dialogo sotto traccia di alcuni esponenti del Pd con Giorgio Holzmann. L’ex deputato era stato invitato alla Leopoldina di Christian Tommasini e Carlo Costa. Tra telefonate e promesse di incontri, vengono seguite con attenzione le mosse di Holzmann. Se non decollerà la sua candidatura nel centrodestra, Holzmann potrebbe decidere di candidarsi da solo con una lista civica. Al secondo turno, quando ogni voto sarà importante per vincere, una parte del Pd potrebbe guardare anche a Holzmann. Da parte sua l’ex candidato lo dice da settimane: «Per evitare il commissariamento, serviranno alleanze trasversali». Ma Caramaschi ha avvertito: «Io partecipo alle primarie solo se lo schema di gioco resta nel centrosinistra». Viene considerato ormai fuori dai giochi Claudio Corrarati, nonostante il pressing anche in queste ore. Il presidente della Cna non ha cambiato idea: «Non parteciperò alle primarie». Roberto Bizzo conferma che il suo gruppo non sta cercando candidati: «Abbiamo detto che sosterremo il candidato migliore. Finora è Caramaschi». (fr.g.)

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