Primo maggio: aperti 50 negozi a Bolzano

I commercianti usano una delle tre deroge domenicali: «Divieti ormai anacronistici»


Alan Conti


BOLZANO. Il primo maggio sarà una giornata di lavoro. L'antitesi diventa un auspicio tra i commercianti che hanno ottenuto la deroga per l'apertura festiva data la prossimità di alcuni negozi alla festa dei fiori in piazza Walther. Se da una parte il sindaco invita a ‹‹dedicarsi allo sport››, dall'altra il monte totale di esercizi che saranno aperti arriva oltre quota cinquanta. Dietro le casse, inoltre, si sgonfia parzialmente la battaglia di principio sulla festività dei lavoratori difesa da tutti i sindacati e a disturbare, semmai, è l'impiego durante la domenica. Sull'altro piatto della bilancia, però, pesa la retribuzione da giornata festiva. ‹‹Spesso - esordiscono Sabina Lunelli e Artur Bardhi di "Mango" - parliamo della necessità di uniformare le decisioni dei commercianti e, almeno in via della Mostra, questa è stata un'opportunità da cogliere al volo. Saremo in tanti a tenere aperto e il festivo viene comunque recuperato durante la settimana. Non dimentichiamo, infine, la maggiorazione retributiva della giornata››. ‹‹Bisogna essere onesti - le fa eco Simona Buca di "Cache Cache" sotto i Portici - e ammettere che le domeniche di lavoro a Bolzano sono talmente poche che possiamo pure fare un'eccezione senza compromettere gli equilibri familiari. Le stesse ragazze che lavorano da noi non hanno avuto nessun problema ad accettare. Le prospettive, oltretutto, sono quelle di un buon afflusso per la festa, ancora maggiore nel caso ci fosse brutto tempo››. In generale, comunque, a tenere aperto sono i punti vendita dei grandi marchi nazionali e internazionali che si uniformano alle grandi città. ‹‹Bolzano era un po' l'eccezione alla regola - confermano Sonia Cova e Roberta Meneghetti, titolare e vice di"Pimkie" - ma dobbiamo anche metterci nell'ottica che la domenica può essere considerato un giorno di lavoro. Certo, sotto Natale sappiamo essere una consuetudine mentre in altri periodi diventa più difficoltoso. D'altro canto, però, il primo maggio è sempre stato un giorno in cui l'afflusso di clienti ha una certa consistenza, così come la festa dei fiori. Abbinarle cercando di intercettare il flusso di gente che si dirige verso piazza Walther è certamente una buona opportunità ed è comprensibile che le aziende tentino di sfruttarla››. Michela Romagnoli ricorda il test dell'anno scorso svolto da "Tezenis": ‹‹Decidemmo di aprire per verificare l'effettiva bontà della giornata. Già alle 9 avevamo clienti in coda e il passaggio è stato positivo per tutta la giornata, comprese le 19 quando molti altri negozi erano già chiusi. Con un orario piuttosto ampio, quindi, ne vale la pena e anche quest'anno contiamo di avere delle soddisfazioni. Le condizioni meteorologiche, infine, possono incidere, ma sempre l'anno scorso siamo rimasti soddisfatti pur con il sole che splendeva››. Favorevole alla giornata lavorativa è Daniele Povoli, titolare di "Broggi Milano": ‹‹Tutte le domeniche che possiamo tenere aperto lo facciamo perché si è sempre rivelata una scelta fruttuosa. Il riposo, in fondo, viene spostato in mezzo alla settimana, quindi qualche volta si può accettare questo compromesso. Vero che in parte il cattivo tempo può aiutare l'afflusso di turisti e bolzanini nelle vie del Centro, ma penso che la festa dei Fiori sia già una buona attrattiva capace di generare movimento davanti ai negozi. Anche per noi, comunque, lo scorso primo maggio è stata una giornata redditizia, quindi non vedo perché dovremmo rinunciare all'occasione››. Appena arrivato in via Museo, intanto, "Piazza Italia" comincia a scoprire le dinamiche bolzanine. ‹‹Siamo abituati a operare all'interno di centri commerciali - spiega il direttore Angelo Pugliese - dove queste polemiche semplicemente non esistono, quindi siamo rimasti piuttosto stupiti dalla discussione che è nata attorno alle aperture dei negozi il primo maggio. Oggettivamente si tratta di una buona opportunità commerciale che intendiamo provare a sfruttare, per di più in concomitanza con una manifestazione che i colleghi mi assicurano calamitare un buon numero di visitatori e cittadini. Ammettiamo un poco di sorpresa, infine, di fronte alla burocrazia bolzanina che è tra le più fitte che ci è capitato di incontrare in Italia››.













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