BOLZANO. Cambiare la legge provinciale, per evitare che possa accadere di nuovo che i negozi rimangano aperti il 1º maggio o in occasione di festività con un significato particolare. Questa la richiesta dei sindacati che ieri hanno partecipato all’incontro con il sindaco Luigi Spagnolli, gli assessori Klaus Ladinser e Primo Schönsberg. Presenti anche i rappresentanti di Confesercenti e Unione. Quest’ultima condivide la protesta dei sindacati e si oppone alle troppe deroghe. Cgil, Cisl, Uil, Asgb hanno ribadito l’invito ai commessi a scioperare sabato: iniziativa che si è estesa anche al resto d’Italia. Appello anche ai consumatori: non fate acquisti.

Spagnolli ha ribadito la propria contrarietà all’apertura dei negozi il 1º maggio ed “ha invitato gli esercenti a rispettare la giornata di riposo legata alla festività”. Ma il sindaco non può vietare l’apertura, visto che è l’attuale normativa a consentirlo: in concomitanza con mercati e fiere, i negozi possono restare aperti. Sabato c’è il mercato di piazza della Vittoria che, in base al nuovo regolamento, se cade in un festivo, o si fa quel giorno o non si fa proprio; domenica, il Mercato dei fiori in piazza Walther, i negozi possono tenere aperto. Per evitare dunque il ripetersi di situazioni analoghe, sindaco e sindacati hanno concordato di predisporre a breve una una proposta di modifica del regolamento provinciale del commercio da presentare all’assessore Widmann.

Quanti saranno i negozi aperti sabato e domenica? «Difficile dirlo - ammette Maurizio Surian (Cgil) - ma è facile prevedere che approfitteranno dell’opportunità i negozi del centro e le grandi catene che hanno personale a sufficienza per aprire anche nei festivi, mentre i piccoli rischiano di soccombere».

Si sa per certo che per quanto riguarda la grande distribuzione, i supermercati Despar della catena austriaca Aspiag rimarranno aperti il 1º maggio; mentre quelli del gruppo trentino Poli apriranno domenica.