Privacy, si torna alle cartelle di carta

Fabi ai medici: «Usate i vecchi metodi». Ancora problemi tecnici per far dialogare tra loro gli undici sistemi informatici


di Valeria Frangipane


BOLZANO. «Chiedo ai medici di avere ancora un po’ di pazienza, di usare tutti i dati clinici su carta che hanno a disposizione. Sì, lo so che alcuni reparti non riescono ancora a vedere i referti dei pazienti sul computer. Ma è una questione di tempo. Credetemi». Il direttore generale dell’Asl, Andreas Fabi, si appella alla collaborazione. Si sapeva che l'oscuramento dei dati sanitari, imposto dal Garante per la privacy, avrebbe causato una serie di problemi, quello che probabilmente nessuno prevedeva è che i tempi, per tornare almeno ad una "quasi" normalità, sarebbero stati tanto lunghi. Intanto i tecnici al lavoro da giorni fanno sapere che hanno sistemato lo “storico” del Laboratorio analisi: adesso ogni reparto può vedere i referti richiesti in passato. Dottor Fabi, ma visto che al San Maurizio ci sono undici sistemi informatici, non potevate chiedere più tempo al Garante?

«Lo abbiamo fatto. Eccome. Il Garante ci ha concesso due mesi di tempo (settembre e ottobre) ma poi non ci hanno concesso altre proroghe. Anzi in questi ultimi giorni mi hanno fatto sapere che se non avessi oscurato entro sette giorni i reparti rimasti “aperti” rischiavo da 3 mesi a 2 anni di carcere. Credetemi in 35 anni non mi ero mai trovato in una situazione tanto antipatica ma questa è la legge e la dobbiamo rispettare». Il direttore spiega che per il richiamo del Garante del 3 dicembre scorso ha spedito una lettera agli ospedali di Bolzano, Merano e Silandro. «Sì è vero. Ho comunicato al San Maurizio l’oscuramento di tutti i dati clinici di Anestesia - Rianimazione, Astanteria, Oncologia, Pronto Soccorso e Dietologia. So che i medici capiranno».

Federico Martin, chirurgo al San Maurizio e presidente dei primari dell’Anpo, parla di un disagio continuo, pesante e pressante. «Sono convinto che torneremo alla normalità ma non chiedetemi quanto ci vorrà perchè non lo so. Nel frattempo dobbiamo arrangiarci in ogni modo». Fabi vi invita ad utilizzare la documentazione cartacea... «Certamente... uno degli strumenti è questo. Stiamo chiedendo anche informazioni ai pazienti... Diciamo che noi medici, tutti, abbiamo capito che dobbiamo mettercela via e sforzarci di lavorare in maniera diversa, sicuramente meno moderna ed aspettare che la questione torni alla normalità». Voi primari pensate che l’Asl, sapendo che esistevano 11 diversi sistemi informatici dentro il San Maurizio, avrebbe potuto stoppare il Garante? «No. Sappiamo che Fabi ha chiesto del tempo in più e lo ha avuto ma che non poteva averne dell’altro». E sulla questione privacy interviene anche l’Anaao. «Abbiamo appreso in modo informale che un nuovo provvedimento del garante per la privacy del 3 dicembre scorso ha richiesto all’Asl il completo rispetto del precedente provvedimento e che per questo l’Asl ha emesso il 5 dicembre una delibera che interessa 13 reparti dove è attivo il sistema informatico Medarchiver che non risulta in grado di adeguarsi nei tempi previsti. Viene spontaneo chiedersi se tali sistemi informatici “siano adeguati” soprattutto a Bolzano e Merano e Silandro! Riteniamo poi necessaria una precisazione: nei giorni scorsi abbiamo spesso parlato di “rigida applicazione del provvedimento sulla privacy”. Con queste parole intendiamo dire che i vertici aziendali hanno adottato un provvedimento che non tiene conto della complessità e compatibilità dei molti sistemi informatici che coesistono tuttora nei vari Comprensori e nei diversi reparti, senza che sia stato mai messo prima ordine creando un sistema unificato. Se qualcuno si sente preso di mira sbaglia». ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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